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Pd: Rossi, diventi partito di lotta e governo

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Firenze, 30 dic. - (Adnkronos) - "Renzi incalza il governo Letta. E fa bene: bisogna evitare di fare la stessa fine fatta con il governo Monti; nè ci possiamo accontentare di questo galleggiamento. Poichè credo che le elezioni sarebbero negative per il Paese e per i ceti più deboli e che senza una nuova legge elettorale ci condannerebbero alla ingovernabilità, la soluzione possibile per il Pd è diventare partito di lotta e governo". Lo scrive il governatore della Toscana, Enrico Rossi, su un post sul suo profilo Facebook. Un partito "di lotta, per stare con il popolo, ascoltarne le idee e le sofferenze, e spingere le istituzioni, ma anche le classi dominanti, a dare risposte al disagio sociale". Un partito "di governo - precisa Rossi - per impegnarsi nelle istituzioni con iniziative concrete, riforme, modernizzazione del Paese, stato sociale, giustizia fiscale e lotta all' evasione e, in definitiva, fare gli interessi delle classi subalterne". "Questo essere di lotta e di governo non piace e fa storcere il naso a tanti fighetti delle nostre stesse file e a tutti coloro che amano la tecnocrazia e gli interessi dei più forti. Qualcuno dirà che è una formula antica. Ma io rispondo - sostiene il presidente della Regione Toscana - che le buone cose non invecchiano e che si tratta di preservarle o ritrovarle rinnovandole e adattandole ai tempi mutati. Quel che francamente mi pare che finora manchi per praticare questo modo di essere e di sentire del partito è una certà pofondità di pensiero, una capacità di analisi e di proposta che ci faccia essere alternativi, meno vulnerabili dalle culture degli altri e cioè autonomi ed egemoni. Credo davvero che il banco di prova sarà la nostra proposta per il lavoro. E , noi della sinistra Pd, dobbiamo essere pronti a dare un contributo serio, costruttivo, come lo stesso segretario ci ha chiesto. Sono ottimista perchè non possiamo non farcela. Per il Paese, per i ceti popolari e per i giovani", conclude Rossi.

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