La questione Mes continua a far discutere. Il presunto patto segreto che Giuseppe Conte avrebbe stipulato con l'Ue per avviare la riforma del Fondo salva-Stati non fa indignare solo i Cinque Stelle. All'opposizione è Claudio Borghi a puntare il dito contro il possibile illecito del premier. "MES: Pronto? Giuseppi? - si immagina un dialogo il leghista -. Allora fra poco è il gran giorno! Aspettiamo questo momento da due anni. Hai tutto? Burro, vaselina? G: Ehm, ma sapete che l'attesa del piacere è meglio del piacere stesso? MES: Scusa? G: Ehm... il fatto è che mi hanno scoperto e quindi... MES: GIUSEPPI!!!". Leggi anche: Maria Giovanna Maglie su Conte e il Mes: "C avevano visto giusto Borghi e Bagnai" Con ironia l'economista, che già durante il governo precedente aveva mostrato diversi dubbi sull'operato di Conte a Bruxelles, mette nero su bianco quanto accaduto. O meglio, quanto potrebbe essere accaduto nel giugno scorso, quando Conte ha svenduto per l'ennesima volta l'Italia all'Ue. Se la riforma del Meccanismo europeo di stabilità prendesse piede i Paesi con un alto debito come il nostro rischierebbero di perdere il proprio potere negoziale, affidandolo a un organismo presieduto dalla Germania. MES: Pronto? Giuseppi? Allora fra poco è il gran giorno! Aspettiamo questo momento da due anni. Hai tutto? Burro, vaselina? G: Ehm, ma sapete che l'attesa del piacere è meglio del piacere stesso? MES: Scusa? G: Ehm... il fatto è che mi hanno scoperto e quindi... MES: GIUSEPPI!!!— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) November 19, 2019