Un attacco durissimo alla classe dirigente e all'Europa. E una previsione agghiacciante sul futuro politico dell''Italia. E' il succo della lunga intervista a Ernesto Galli Della Loggia ospitata oggi 25 gennaio su Il Fatto Quotidiano. "Di fronte ai cambiamenti economici avvenuti dalla fine del secolo scorso, che hanno avuto pesanti conseguenze sulle condizioni di vita di tante famiglie in Occidente, le classi dirigenti non sono state in grado di correre ai ripari. Ma le classi dirigenti avrebbero proprio questo compito, e avendolo fallito i cittadini hanno cominciato a chiedersi su cosa si fondasse il loro essere elite, finendo per delegittimare la classe dirigente. E' così che sono venuti fuori prepotentemente i movimenti sovranisti, nazionalisti e populisti". Poi l'attacco all'Europa. "Quando la Grecia è andata in crisi c'era gente, in un Paese europeo, che rovistava nei rifiuti, che era rimasta senza casa, non c'erano medicinali, un popolo intero è stato messo in ginocchio e Juncker non ha fatto nulla. Ma non è il solo a dover fare autocritica, perchè tutti i leader europei hanno permesso che la Grecia andasse a fondo senza muovere un dito". A questo punto la domanda: si può accorciare questa distanza tra popolo ed elite che si è aperta sia all'interno degli stati che a livello europeo? E Galli Della Loggia si produce in una previsione che si fatica non definire agghiacciante: "Se il reddito di cittadinanza si dimostrerà efficace e loro non faranno disastri, i 5 stelle governeranno l'Italia per i prossimi 15 anni". Leggi anche: Ernesto Gaalli della Loggia: "Questa Europa mi ricorda l'Urss di Gorbaciov"