CATEGORIE

Giuseppe Conte, il retroscena: "Quasi un miracolo, ora...". La verità dietro il vertice con Salvini e Di Maio

di Giulio Bucchi domenica 16 dicembre 2018

2' di lettura

"Ho fatto quasi un miracolo". Giuseppe Conte prima parla per due ore a Bruxelles con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, poi vola a Palazzo Chigi per il vertice notturno con Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il "quasi miracolo" non è la trattativa con l'Unione europea per evitare la procedura d'infrazione contro l'Italia, ma il contrario: l'aver convinto a cedere fino al 2% di deficit (dal 2,4% iniziale) i suoi due vicepremier, visto che in manovra si traduce in 6 miliardi di euro in meno di risorse per le misure più importanti, con quota 100 e reddito di cittadinanza che rischiano sforbiciate importanti.  Leggi anche: A Palazzo Chigi sono sicuri. "Quando si vota", la missione kamikaze di Conte Il retroscena del Corriere della Sera da Bruxelles riferisce di un Conte sorridente, visibilmente sollevato per l'accordo a un passo con Juncker, anche se la mediazione andrà avanti ancora per giorni e non tutto è a punto. Le carte giocate dal premier hanno convinto il presidente della Commissione, che ha parlato di "buoni progressi": "i tagli alle pensioni d'oro, il blocco della rivalutazione Istat per molte pensioni sopra una certa soglia, alcuni tagli per alcuni tipi di pensioni che non vengono giudicate legittime, su cui saranno fatti dei controlli, la dismissione di una quota di immobili pubblici" sono stati particolarmente apprezzati. "È stato un lavoro quasi estenuante raggiunto grazie alla collaborazione di tutti i tecnici, grazie al fatto che insieme ai miei collaboratori abbiamo fatto le ore piccole - è lo sfogo di Conte - , e non è stato nemmeno facile fare una sintesi delle diverse posizioni e sapete a chi mi riferisco, ho dovuto fare quasi un miracolo per convincere i due vicepremier ed arrivare al 2%. Per questo sono molto orgoglioso e soddisfatto del lavoro di questi giorni, sono state anche trattative, interne, molto difficili". "Più di così non potevamo fare", è la conclusione di Conte, che ora spera nella benevolenza altrui. Di Juncker, ma pure dei leader di M5s e Lega che dovranno spiegare qualcosa ai loro elettori.

tag
giuseppe conte
jean claude juncker
matteo salvini
luigi di maio
m5s
lega
manovra
deficit

Il leghista Matteo Salvini inchioda Macron: "Lascia stare il bazooka"

Roba da matti Bonelli insulta Meloni: "Patrioti? No, traditori". Eppure sui dazi...

Una verità imbarazzante M5s, grillini scrocconi: morosità per 2,8 milioni

Ti potrebbero interessare

Matteo Salvini inchioda Macron: "Lascia stare il bazooka"

Bonelli insulta Meloni: "Patrioti? No, traditori". Eppure sui dazi...

Elisa Calessi

M5s, grillini scrocconi: morosità per 2,8 milioni

Andrea Muzzolon

4 di Sera, la grillina Sportiello smentita Mazza alla velocità della luce

Claudio Brigliadori

Le sue prime parole

[[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43387263]]

Eleonora Talli, passa da Pd a FdI e spiana Elly Schlein: "Da quando c'è lei..."

"Nel Pd stavo male. Non riuscivo più a lavorare, ad avere quell’agibilità che consente a un amm...

Capezzone, chi ha il cuore vicino a Mosca. "E al Corriere tirano fuori il bazooka"

Molto Trump sui giornali di oggi. Il presidente degli Usa, con accanto a sé Mark Rutte segretario della Nato, &qu...

Pier Ferdinando Casini stronca la Ue: "In questo mondo di carnivori..."

"Trump rappresenta una realtà che non esiste": Pier Ferdinando Casini, ospite di Marianna Aprile e Luca...