CATEGORIE

Manovra, il retroscena: il ritardo sul Def e la fermezza del ragioniere generale diventano un giallo

di Cristina Agostini domenica 7 ottobre 2018

2' di lettura

La nota di aggiornamento del Def non è ancora stata approvata dal governo e questo dà spazio a diversi interrogativi. Intanto ci si chiede se questo prorogare continuo non significhi che è molto difficile far tornare i conti o che ci sia tensione tra chi ha l'obbligo di redigere dati attendibili. Di sicuro tra gli investitori e in Europa cresce l'incertezza. E si insinua un sospetto: qualcuno vuole spaccare il governo e tornare al voto. Rivela in un retroscena il Corriere della Sera che cinque giorni fa Giovanni Tria è arrivato in Consiglio dei ministri con un Def che sul deficit per il 2019 aveva la cifra dell'1,9% del Pil. E' uscito, come tutti sappiamo con un deficit al 2,4 per cento per tre anni. Ma solo a parole perché il saldo di bilancio è una variabile fondamentale: se cambia quel numero tutto va ricalcolato.  Leggi anche: "Di chi è la colpa del caos mercati": il giallo sulla frase del leghista Tria è tornato dall'Ecofin e la situazione a Roma non era cambiata: far tornare i conti sempre un'impresa. Daniele Franco, il ragioniere generale dello Stato, è un uomo che non accetta compromessi sulla credibilità dei documenti sui quali mette la firma e piuttosto che farlo su un Def che ritiene ambiguo si dimetterebbe. Ma al momento, è sempre al suo posto.  La sua fermezza innervosisce molto il M5s già terrorizzati dalla reazione dei mercati. Un altissimo funzionario delle istituzioni europee commentava "In Italia c'è confusione, sulla manovra hanno cambiato idea cento volte. Temiamo che qualcuno a Roma voglia far saltare il tavolo per andare a nuove elezioni". Già. Tria non è un ministro politico. Il mese scorso Tria aveva assicurato a Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis sia una discesa del rapporto tra debito pubblico e Pil nel 2019 che la riduzione del deficit strutturale. Questo invece adesso è destinato a un aumento se si resta al 2,4 per cento. E nessuno in Europa ricorda una simile retromarcia... 

tag
matteo salvini
luigi di maio
giovanni tria
manovra

Prove tecniche di tirannia Afd, in Renania vietati gli incarichi pubblici a chi la tessera di partito. Salvini: "Insulto alla democrazia"

Da che pulpito Se Michele Serra su "Repubblica" ora dà lezioni di garantismo

L'annuncio Manovra, Giorgetti: "Per la prima volta non è correttiva"

Ti potrebbero interessare

Afd, in Renania vietati gli incarichi pubblici a chi la tessera di partito. Salvini: "Insulto alla democrazia"

Se Michele Serra su "Repubblica" ora dà lezioni di garantismo

Francesco Storace

Manovra, Giorgetti: "Per la prima volta non è correttiva"

Pier Silvio Berlusconi, "Ius scholae? Non ora". Salvini esulta: "Partita chiusa"

Sondaggio Mentana, crescono FdI e Pd ma... ecco la differenza abissale

Boom per Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che si conferma primo partito nel sondaggio Swg per il TgLa7 di Enrico...

L'aria che tira, Pina Picierno: surreale sfondone sulla Festa de L'unità

Eccoci negli studi de La7, la trasmissione è L'aria che tira estate, condotta da Francesco Magnani. Ospite in...

Alessandro Giuli contro il Corriere della Sera: "Ecco la mia intervista censurata"

Il ministro della Cultura censurato dal Corriere della Sera? E' lo stesso Alessandro Giuli a sollevare il caso su X:...

Pd, scandalo nelle Marche: "Soldi per film mai girati"

Film finanziati ma mai usciti. Lo scandalo arriva nelle Marche ed è indubbiamente tra i protagonisti della campag...