Una prova di forza. Matteo Salvini arriva a Palazzo Grazioli, sabato mattina, e ad attenderlo ci sono secondo tutti i retroscena i "forzisti in grande agitazione". In ballo c'è la sopravvivenza del centrodestra dopo la rottura della sera precedente. Salvini vuole la Bernini presidente del Senato, Silvio Berlusconi tiene duro su Paolo Romani. E quando entra nella casa romana del Cav, il leader della Lega chiede, come prima condizione, che proprio Romani lascia il vertice. "Non si può trattare sulla presidenza del Senato in presenza di un candidato presidente". Un taglia-fuori clamoroso, che sortisce gli effetti sperati: via Romani, via pure la Bernini, in lizza resta la Casellati. Contenta lei, abbastanza contenti i forzisti (l'alternativa era il nulla), al settimo cielo Salvini.