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Regionali Calabria ed Emilia Romagna: i risultati

di Ignazio Stagno domenica 23 novembre 2014

2' di lettura

Le elezioni regionali in Calabria ed Emilia Romagna potrebbero segnare il destino del governo. Matteo Renzi e il Pd tremano. Il candidato del centrodestra Alan Fabbri mette in difficoltà il candidato del Pd Stefano Bonaccini. Il democratico vince col 49 per cento mentre il leghista a sorpresa raccoglie il 29 per cenro. I dem comunque vada devono fare i conti con un astensionismo alle stelle. Di fatto non hanno votato 6 elettori su 10. Segnale questo che l'elettorato democratico, molto più incline ad andare in massa ai seggi, ha abbandonato il Pd renziano. In Emilia Romagna ha votato solo il 38 per cento degli aventi diritto. Mentre il Calabria il 43. Il test fondamentale per il governo è proprio quello dell'Emilia Romagna. Una regione rossa, terra di Bersani e feudo della sinistra dem. L'astensione massiccia fa capire quanto gli elettori più a sinistra non condividano la politica renziana e la gestione del Nazareno da parte di Matteo. Il premier aveva detto "se vinco in queste due regioni chiudo la partita sull'Italicum". Quella partita resta aperta perché nonostante il Pd formalmente abbia vinto rischia di certo di risentire anche su scala nazionale la silenziosa ribellione degli elettori. Sorpasso Lega su Forza Italia - Le suggestioni renziane di un voto anticipato ora potrebbero trovare un freno. Le cose però non vanno bene nemmeno per Forza Italia. In Emilia Romagna gli azzurri sono fermi all'8 per cento contro il 22 della Lega Nord. Un dato che potrebbe ribaltare gli scenari nel centrodestra dando il via alla scalata di Matteo Salvini. E il crollo azzurro prosegue in Calabria dove la candidata del centrodestra Wanda Marra raccoglie il 23 per cento dei consensi contro il 61 del candidato del centrosinistra Mario Oliviero. Crollo dei 5 Stelle che raccolgono il 13 per cento in Emilia e il 4 per cento in Calabria.     

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