"C’è molto da fare e non c’è tempo da perdere". Matteo Renzi risponde così ai 5 Stelle, che lo scorso 16 giugno gli avevano scritto una lettera sul tema delle riforme, proponendo come sistema elettorale il cosiddetto "democratellum". E va al sodo: "Vi propongo di vederci mercoledì in un orario da concordare insieme", suggerendo così un faccia a faccia che sarebbe il primo dopo quello, famoso, dello scorso febbraio durante le consultazioni a Palazzo Chigi per la formazione del nuovo governo. "La vostra lettera del 16 giugno scorso conferma che ci sono molto cose che continuano a vederci su fronti contrapposti, ma proprio per questo giudico importante che le forze politiche più rappresentative del Paese provino a scrivere insieme le regole del gioco". Dunque, dialogo ma tenendo a mente che "nessuno ha la verità in tasca, tutti possono dare una mano, io almeno la penso così. E lavoro con determinazione per arrivare insieme a questo obiettivo comune". Il presidente del Consiglio ha poi chiesto chiarimenti sul "formato" del faccia a faccia: "Vi chiedo soltanto di conoscere meglio l’interlocutore della vostra richiesta di dialogo. Mi avete scritto - spiega infatti Renzi nel testo diffuso da palazzo Chigi - come presidente del Consiglio e dunque possiamo vederci a Palazzo Chigi con una delegazione dell’esecutivo. Ma avete anche evidenziato, nel vostro ragionamento, l’importanza del successo elettorale, sottolineatura di cui vi sono personalmente grato, che come è ovvio è un successo elettorale non del governo, ma del Partito democratico. Se preferite confrontarvi con noi come Pd - contropropone Renzi - allora organizziamo una delegazione del partito e dei gruppi parlamentari. Aspetto vostre nuove. Nel frattempo buon lavoro e viva l’Italia".