CATEGORIE

Riforma del Senato, la proiezione se si votasse oggi: dittatura Pd con 65 seggi

di Giulio Bucchi domenica 18 ottobre 2015

2' di lettura

Da un lato i sondaggi, preoccupanti. Dall'altro le proiezioni, molto più rassicuranti, sul nuovo Senato che Matteo Renzi pare aver disegnato a proprio uso e consumo. Sarà un caso, ma secondo lo studio realizzato dalla Stampa, se si votasse oggi Palazzo Madama uscito dalla riforma costituzionale del ddl Boschi sarebbe un "monocolore democratico", con una "maggioranza solida, autonoma, schiacciante". Senato monocolore - Secondo la riforma, i senatori sarebbero 95, di cui 74 consiglieri regionali e 21 sindaci, uno per regione. Al Pd ne andrebbero 55, più altri 5 dei partiti autonomisti (3 del Trentino Alto Adige e 2 della Valle d'Aosta) attualmente alleati con il Pd e, forse, i 5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica. Totale: 65 senatori. Al centrodestra, che governa Liguria, Lombardia e Veneto, andrebbero appena 29 seggi, di cui 14 della Lega Nord. Al Movimento 5 Stelle appena 6 senatori. Visto che nell'assegnazione dei consiglieri-senatori si dovrà rispettare la proporzionalità tra gli schieramenti in consiglio, le regioni che eleggono solo due senatori manderanno due rappresentanti della stessa maggioranza, come prevede la legge. Ma occhio alle sorprese, sottolinea la Stampa, perché potrebbero diventare fondamentali le alleanze insospettabili tra le opposizioni. Fatta la Legge, trovato l'inganno - Esempio pratico il Veneto, cui spetterebbero 7 seggi (un sindaco e 6 consiglieri). Ai sostenitori del governatore Luca Zaia andrebbero 4 senatori (oltre al sindaco) e gli altri due al Pd, in opposizione, con tosiani e grillini a secco. "Ma se le opposizioni facessero cartello e puntassero tutti sulla stessa lista di candidati, riuscirebbero ad eleggerne tre, togliendone uno alla maggioranza". Nuovo Senato, vecchi inciuci.

tag
renato
riforma senato
riforma senato maggioranza
riforma senato renzi
ddl boschi
riforma senato proiezione pd

Via libera al referendum Abolito il Senato, adesso cambia tutto. Ecco la data in cui Renzi si schianterà

Il retroscena Il piano di Renzi per tornare alle urne. Perché e quando vuole cadere

Nervi tesi La prima lite tra Boschi e Renzi. Il retroscena della telefonata di fuoco

Ti potrebbero interessare

Abolito il Senato, adesso cambia tutto. Ecco la data in cui Renzi si schianterà

Giovanni Ruggiero

Il piano di Renzi per tornare alle urne. Perché e quando vuole cadere

Giovanni Ruggiero

La prima lite tra Boschi e Renzi. Il retroscena della telefonata di fuoco

Giovanni Ruggiero

Maria Elena Boschi al grillino Castaldi: "Massonici tua sorella"

Andrea Tempestini

Pasquale Allevi, morto l'ex sindaco: la tragedia assurda durante la partita di padel

Una tragica fatalità, una morte assurda che sconvolge il mono della politica marchigiana. Pasquale Allevi, ex sin...

Meloni, "censurano i libri e poi...": niente sconti a sinistra e magistrati

Tutte le istituzioni italiane dovrebbero difendere la repubblica «dai rischi derivanti dalle predicazioni violente...
Fausto Carioti

Roberto Fico rinvia la giunta: 8 partiti litigano per 10 poltrone

Passate le feste, gabberanno lo santo. «Il Veneto ha la sua giunta e la Campania deve ancora aspettare. Spero non ...
Pietro Senaldi

Giorgia Meloni azzera la sinistra: "Non siamo nell'Urss", poi la stoccata a Monti

Giorgia Meloni torna a parlare, questa volta in Senato. In replica dopo la discussione generale sulle comunicazioni in v...