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Forza Italia a Matteo Renzi: "Prima l'Italicum, poi la riforma del Senato"

di Andrea Tempestini lunedì 31 marzo 2014

2' di lettura

Caos Senato. Matteo Renzi giura: "Se non porto a casa la riforma vado a casa". Ma, ad oggi, chi appoggia il disegno di legge, si conta sulla punta delle dita. Tutti contrari: sinistra, intellettuali, maggioranza. Anche da Forza Italia arrivano dei malumori. Gli azzurri, in particolare, puntano i fari sul caos che sconquassa il Pd. I capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani, in una nota congiunta, scrivono: "In questo clima di preoccupanti convulsioni dentro il Partito democratico e tra presidente del Consiglio e presidente del Senato, occorre ribadire che la prima riforma da realizzare per mettere in sicurezza il funzionamento istituzionale è la riforma elettorale". Dunque, prima l'Italicum e poi l'abolizione del Senato. Un paletto molto chiaro, quello posto da Forza Italia. La nota prosegue: "Il continuo allungarsi dei tempi della sua approvazione rappresenta un vulnus grave. Innanzitutto perché senza una legge elettorale approvata dal Parlamento risulta nei fatti paralizzato il potere del presidente della Repubblica di sciogliere le Camere. Non è un caso - proseguono Brunetta e Romani - se il Capo dello Stato ha più volte ribadito l'urgenza di quella legge". E ancora: "D'altronde la tesi per cui la riforma del Senato debba essere anticipata rispetto a quella elettorale è del tutto priva di senso". Nessun margine per trattare, insomma. Un messaggio che è arrivato al ministro Maria Elena Boschi, che risponde a stretto giro di posta: "Credo che ci sarà prima la riforma del Senato e poi quella della legge elettorale. Non sono preoccupata, credo che troveremo un'intesa anche su questo", ha spiegato a margine di una presentazione alla Camera. La plenipotenziaria di Renzi, insomma, spiega di voler tirar dritta per la strada tracciata dal premier, ma non esclude che azzurri e Palazzo Chigi possano trovare un nuovo accordo".

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