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Lorenzo Fioramonti avvelenato dopo le dimissioni: "Mi stupisco del M5s. A chi ho dato i soldi del Movimento"

di Giulio Bucchi domenica 29 dicembre 2019
2' di lettura

"Non possono mancare le solite polemiche sui rimborsi". Lorenzo Fioramonti, dopo le dimissioni da ministro dell'Istruzione, ribatte alle accuse rivoltegli dal suo partito, il Movimento 5 Stelle, sulle mancate restituzioni da parlamentare. Tutto falso, sostiene il professore: "In tanti - ricorda - nel Movimento abbiamo contestato un sistema farraginoso e poco trasparente di rendicontazione". "Dopo aver restituito puntualmente per un anno, come altri colleghi, ho continuato a versare nel conto del Bilancio dello Stato e le mie ultime restituzioni saranno donate sul conto del Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, un centro di ricerca pubblico che - da viceministro prima e da ministro poi - ho promosso a Taranto, una città deturpata da un modello di sviluppo sbagliato. Ed invito anche altri parlamentari 5 Stelle a fare lo stesso, non appena il conto sarà attivo".  Leggi anche: "La sciarpa di m***". Fioramonti, un clamoroso "sfogo rubato": il vero motivo delle dimissioni "Credo che sia la prima volta nella storia del nostro Paese che un Ministro della Repubblica venga criticato perché ha fatto ciò che aveva annunciato - continua Fioramonti in un post (avvelenato) su Facebook - Non da giorni, ma da mesi. Infatti, le mie prime interviste sull'impegno a trovare almeno 1 miliardo per la ricerca pena le dimissioni le feci a giugno di quest'anno, su Il Fatto Quotidiano e poi su La Verità, quando ero ancora viceministro del governo Conte 1. Io sono così: se una cosa la dico, poi la faccio". "Per questo ho lottato senza sosta, anche da ministro, per porre la questione nel governo anche con riferimento alla scuola - spiega -. Forse non dovrebbe neanche stupire che mi giungano critiche da partiti i cui leader avevano promesso di abbandonare la politica in caso di sconfitta elettorale (Matteo Renzi, ndr), ma sono ancora saldamente al loro posto". "Quello che mi stupisce, però, è che tante voci della leadership del M5s mi stiano attaccando in questo momento. E per che cosa? Per aver fatto solo ciò che ho sempre detto. Mi sarei in realtà aspettato il contrario: sarebbero dovuti essere loro a chiedermi di onorare la parola data favorendo le dimissioni, invece di chiedermi di fare quello che i politici italiani hanno sempre fatto: finta di niente". Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Fioramonti a novembre si diceva "fiducioso" sui fondi in manovra per l'Istruzione

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