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M5S, il vaffa degli onorevoli 5 Stelle a Grillo e Casaleggio

Un terzo dei parlamentari diserterà la terza adunata. E quelli che andranno non saliranno sul palco per far posto al guru...
di Giulio Bucchi sabato 30 novembre 2013

Grillo sul palco a Parma

3' di lettura

In piazza con i fedelissimi e gli altri a casa. Truppa parlamentare ridotta per il terzo Vaffa day organizzato dall’ex comico Beppe Grillo nella sua Genova. Il leader del Movimento Cinquestelle riunisce oggi il suo popolo: insulti assicurati ai politici in diretta streaming. Vaffa di gruppo come già nel 2007 a Bologna e l’anno dopo a Torino, ma questo è il primo V-day da quando il Movimento è entrato in Parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno. Lo slogan recita “Oltre”, perché «non abbiamo scelta», ha detto Grillo sul blog e il prossimo obiettivo è portare gli stellati al di là del confine, occupare le poltrone dell’Europarlamento, presidiare anche le istituzioni comunitarie che «sperperano soldi pubblici» e non servono a nulla.       Farà freddo e pioverà nella città della Lanterna, ma il papa ligure ha deciso che piazza Vittoria deve essere piena per il suo comizio-fiume e a tutti ha fatto sapere che «sono attesi tra i 100 e i 150mila militanti», oltre a curiosi, simpatizzanti, iscritti di altri partiti che, magari, terremotati dagli ultimi eventi della politica italiana, potrebbero subire il fascino e la dialettica del predicatore milionario.  La manifestazione avrà inizio poco prima delle 11 con l’esibizione di alcuni musicisti locali ed entrerà nel vivo alle 14 con l’intervento del fondatore M5S e dei suoi ospiti internazionali. Accanto a Beppe e (forse) al guru Gianroberto Casaleggio ci saranno anche Dario Fo e Paul Connett, scienziato statunitense esperto della strategia dei rifiuti zero, ma soprattutto dal  grande schermo partirà un videomessaggio di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, che parlerà dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove vive rinchiuso dal 19 giugno dell’anno scorso. Dai social network, Twitter in particolare, messaggio dell’ideologo Paolo Becchi a tutti i grillini d’Italia: «Genova vi aspetta numerosi in piazza della Vittoria, la nostra Vittoria, perché noi siamo già Oltre». Il leader, oltre che all’Europa, lancerà la sua sfida al governo Letta. Per lui è già tempo di elezioni, infatti minaccia: «La prossima volta per impedirci di andare al governo dovranno mandare i carri armati».      La verità è che per essere una kermesse di tale portata, la prima con deputati e senatori eletti, è alquanto singolare che parecchi dissidenti abbiano deciso di disertare. Ok i talebani integralisti, come i capigruppo Alessio Villarosa e Paola Taverna (quella dello sputo), presenti gli ex Riccardo Nuti, Roberta Lombardi, Nicola Morra, oltre a Daniele Del Grosso, Alfonso Bonafede , Alessandro Di Battista, Cosimo Petraroli e Manlio Di Stefano. Ma non ci saranno né i senatori siciliani da sempre critici con la linea rigorista del gruppo come Francesco Campanella, né i giovani deputati più radicati sul territorio come Andrea Cecconi che preferisce rimanere nella sua Pesaro «per rispondere ai cittadini». Anche lo staff pare non sarà schierato al gran completo: ci sarà Nicola Biondo, responsabile comunicazione di Montecitorio, ma non Claudio Messora, suo omologo al Senato, sostituito però dall’onnipresente Rocco Casalino, ex Grande Fratello. Tuttavia, nessun parlamentare salirà sul palco (resteranno nei gazebo) destinato solo al leader e ai grandi ospiti. Finora sono stati 11.210 i donatori a dare un contributo economico per l’evento e la cifra raccolta, al momento, supera i 250mila euro. Critico Matteo Renzi: «Grillo insulterà, come sa fare lui. È un voto di protesta quello che intercetta. Poi però non realizza nulla di quello  che promette perché i parlamentari stanno sul tetto a protestare, non  al piano di sotto a votare». Per i diretti interessati, invece, il V-day è d’obbligo: «In piazza perché siamo stanchi di essere presi per il culo da una stampa ridicola. Perché non ne possiamo più di questa politica di affaristi e imbroglioni. Perché chi non ci sarà si pentirà tutta la vita». Addirittura.  di Brunella Bolloli 

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