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Quirinale, Gabanelli: "Grazie, ma continuo a fare il mio lavoro"

Lo ha spiegato ieri in un'intervista a Ballarò. La decisione ufficiale l'ha comunicata oggi con una lettera al Corriere
di Sebastiano Solano domenica 21 aprile 2013

Milena Gabanelli

2' di lettura

di Sebastiano Solano La candidata del M5s al Quirinale è Milena Gabanelli, la celebre conduttrice di Report che con le sue inchiesta ha creato più di un grattacapo a poitici di destra e sinistra. Difficile però che accetti: nell'intervista di ieri, martedì 17 aprile, la Gabanelli, pur dichiarando la propria gratitudine al M5s, ha ammesso di non avere le "necessarie competenze politiche" per ricoprire un tale incarico.  La Gabanelli a Ballarò: "Non ho le necessarie competenze". Guarda il video su Libero Tv La rinuncia - E di fatti oggi, in una lettera la Corriere, la conduttrice tv ufficializza ciò che era già nell'aria, ossia il niet alla proposta di Grillo. Scrive la Gabanelli: "Il mio mestiere è quello di presentare i fatti, far riflettere i cittadini e spronarli anche ad agire in prima persona", esordisce. Quindi spiega le ragioni della rinuncia: "Ma quell’agire in prima persona è tanto più efficace quanto più si realizza attraverso le cose che ognuno di noi sa fare al meglio.Io sono una giornalista, e solo attraverso il mio lavoro – che amo profondamente – provo a cambiare le cose, ad agire in prima persona, appunto".  Ora spunta Rodotà - D'altronde, la candidatura della giornalista era poco più che di bandiera: difficile, e anzi impossibile, che i voti di Pdl, Pd, Lega e Scelta Civica, potessero convergere sul suo nome. Il motivo l'ha detto lei stessa: manca delle competenze politiche necessaria ad assolvere un tale, delicatissimo, ruolo. Lo stesso Grillo ne è consapevole: la Gabanelli è solamente un'arma che il comico genovese ha usato per soffiare sulla guerra intestina che sta dissanguando il partito democratico, così da metterne a nudo tutte le contraddizioni del partito guidato da Pierluigi Bersani. Ne è talmente consapevole, Grillo, che conscio della rinuncia della Gabanelli, ha subito corretto il tiro lanciando l'opzione Stefano Rodotà. Un costituzionalista ed ex-parlamentare Pci molto stimato a sinistra che è difficile non votare, se non a costo di una profonda spaccatura, sia interna che tra i suoi stessi elettori. L'obiettivo di Grillo, appunto.

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