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Mario Draghi, gli elogi (e le paure) del Palazzo dopo le parole dell'ex governatore

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Se Mario Draghi dovesse diventare premier di un nuovo governo di unità nazionale avrebbe molti consensi, ma gli stessi che lo applaudono ora si augurano che questo non accada. Questo il pensiero dell'articolo di Francesco Verderami pubblicato oggi sul Corriere della sera.

 

 

"Gli applausi bipartisan rivolti a Draghi erano un modo per esorcizzarlo. Perché è vero che nel Palazzo tutti discutono sull' ipotesi di un governo retto dall' ex presidente della Bce, e molti lo pronosticano in carica entro l' estate". Ma, attenzione, continua Verderami, "sia chi lo invoca sia chi lo contrasta è consapevole che una simile soluzione avrebbe sulla politica l'effetto della livella, rappresenterebbe il commissariamento dell' attuale classe dirigente, sarebbe - per usare le parole di un ministro - "il default di un' intera generazione", scrive ancora. 

E allora si capisce come mai l'ex presidente della Bce, Draghi, dopo l' articolo scritto per il Financial Times, sia stato sommerso dagli elogi ma tenuto a debita distanza".

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