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Coronavirus, Sileri: "Contagi in aumento, andrà come nel resto d'Europa". Mascherine chirurgiche e Ffp2, "8 mesi col coltello tra i denti"

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"Andrà come nel resto d'Europa", Francia e Spagna. Il viceministro della Sanità Pier Paolo Sileri, intervistato al Corriere della Sera, non nasconde più la preoccupazione del governo per l'aumento di contagi da coronavirus. La seconda ondata è alle porte, o forse è già cominciata, e sicuramente la situazione è destinata a peggiorare sensibilmente.
 

 

 

I numeri, già ora, fanno paura: superati i cinquemila positivi quando solo una settimana fa erano meno della metà, sembra un ritorno ad aprile anche se la differenza, abissale, è sul numero di tamponi effettuati e la tenuta, per ora. degli ospedali e delle terapie intensive anche se da Lazio e Campania arrivano segnali inquietanti. Ci aspetta uno scenario "madrileno"? "Succederà più lentamente se riusciremo a rispettare le regole. Il virus circola e, come bene ha detto il ministro Roberto Speranza, dovremo stare per almeno altri 7-8 mesi con il coltello tra i denti, ma per questo va tenuta la quotidianità sotto controllo, con test, mascherine e distanziamento", sottolinea Sileri. Nessuno può più nascondere però che si rischi di tornare ad aprile: "Dipenderà dall'andamento del virus, ma ora lo conosciamo e sappiamo affrontarlo: è meno verosimile che entri in un pronto soccorso o nelle case di riposo e crei un focolaio, ora ci sono i protocolli per proteggere i più deboli".  Serve un ritorno alla prudenza dopo le maglie larghe dell'estate. Anche in casa, "fino a usare la mascherina con i nonni al pranzo della domenica". Mascherina sempre, "anche se diverse a seconda dei luoghi e delle esigenze: quelle chirurgiche dove c'è meno affollamento; le Ffp2 su bus e metropolitana".

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