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Coronavirus, indiscrezioni da governo e Cts: palestre, piscine, sci, bar e ristoranti? Continuano le chiusure dopo il 15 gennaio

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Scusate, abbiamo scherzato. Come al solito". Potrebbero essere riassunte così le ultime indiscrezioni che arrivano dal fronte emergenza-coronavirus, con le riaperture previste per il 15 gennaio che potrebbero già saltare. Nel dettaglio palestre, piscine, cinema, teatri e centri estetici potrebbero ancora essere costretti a chiudere dal governo, che disattenderebbe l'ennesima promessa. Così come potrebbe non ripartire, o meglio iniziare, la stagione sciistica. Il timore? Sempre quello, l'aumento dei contagi. E la conferma al possibile prorogarsi delle chiusure arriva direttamente dal Cts, dove è aperto un tavolo tecnico col ministero dello Sport "per accelerare  i tempi e consentire alle persone e soprattutto ai giovani di riprendere l’attività fisica al più presto". Almeno a parole.

Per quel che riguarda le palestre, si ragiona almeno a un numero di ingressi contingentati e alla possibilità di non permettere ai clienti di accedere agli spogliatoi, anche se la chiusura resta l'ipotesi prevalente. Anche per cinema e teatri dovrebbe continuare la serrata, nel timore di file agli ingressi. Potrebbero al contrario riaprire i musei, sempre con ingressi contingentati e prenotazione. 

Pronti a dare battaglia bar, ristoranti e locali, che rispettando il rigido protocollo già esistente, niente consumazioni al bancone e un massimo di quattro persone per tavolo, sono pronti a riaccogliere clienti non solo a pranzo, ma anche a cena. Eppure Roberto Speranza ha già detto che si procederà con le zone colorate anche dopo l'Epifania, dunque le cene sembrano escluse. Ancora. Per certo, resteranno chiusi per i prossimi mesi tutti i grandi eventi e le discoteche, insomma ogni spazio che prevede un grande numero di persone nello stesso luogo. Per ipotizzare e programmare le ripartenze, spiega il Cts, l'indice Rt deve scendere almeno allo 0,5.

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