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Matteo Renzi, l'indiscrezione sul suo viaggio in Arabia Saudita: "Nel board, prende 80mila dollari all'anno"

Nonostante sia stato suo lo strappo, Matteo Renzi è rimasto stupido dalla decisione di Giuseppe Conte di dimettersi. Il leader di Italia Viva è dovuto tornare in fretta e furia a Roma per le consultazioni dopo aver ritirato le sue ministre e il suo sottosegretario. La notizia è stata diffusa dal quotidiano Domani che ha parlato del viaggio di ritorno del senatore dall'Arabia Saudita. L'ex premier, stando a quanto riferisce il giornale di Carlo De Benedetti, era fuori casa per una conferenza sull’innovazione. Ma c'è di più perché secondo l'indiscrezione Renzi sarebbe entrato nell’advisory board del FII Institute, l’organismo che organizza l’evento. Se va a tutti i board previsti - si legge - guadagnerà 80 mila dollari l’anno.

Il viaggio è poi stato confermato anche dallo staff del rottamatore che in una nota spiega le circostanze: “Matteo Renzi non era a Ryad ‘per una conferenza da 50mila euro’ ma per un evento internazionale cui partecipano da anni molti esponenti del mondo della finanza, dell’innovazione, della politica mondiale, organizzato dal Fondo PIF”. Ulteriori dettagli si possono leggere sul sito del FII Institute, dove il senatore di Rignano figura in mezzo a vari speaker, tra cui Anand Mahindra, Jean Todt, il Ceo di Goldman Sachs David M. Solomon, Jean-Bernard Lévy. Stando al programma dell’evento, Renzi avrebbe dovuto parlare la sera del 28 gennaio, dalle 8.30 alle 8.50, durante una conferenza dal titolo 'Ridefinire la leadership per l’era post-Covid: come inspirare un rinascimento economico nel 21esimo secolo'. 

 

 

Il ruolo di Renzi viene poi confermato. A fianco al suo nome c'è infatti la dicitura: “Board of Trustees Member”. In ogni caso, secondo Domani, Renzi parteciperà comunque all’evento saudita, collegandosi da remoto. E dovrebbe prendere ugualmente “il gettone di presenza garantitogli dal contratto” (la conferenza, invece, è fatta a titolo gratuito).