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Roberto Cingolani, vendetta di Matteo Renzi sul M5s: "Il nuovo ministro è uomo della Leopolda"

Niente ritorno di Teresa Bellanova. Il governo di Mario Draghi vede in quota Italia Viva Elena Bonetti, ma non la dimissionaria ministro delle Politiche agricole. A Matteo Renzi poco importa. Il leader di Iv si dice ugualmente soddisfatto. A maggior ragione se al nuovo dicastero della Transizione ecologica c'è un "uomo della Leopolda". Il rottamatore si dice "felice", anzi "entusiasta", perché il governo di Draghi "è migliore di quello di prima" e perché ritiene di aver centrato tutti i bersagli a cui aveva mirato: Conte, Bonafede, Azzolina.

 

 

Il ragionamento che fa ai suoi e riportato dal Corriere è chiaro: "Abbiamo meno ministri di prima, è vero. Ma se avessimo voluto solo qualche poltrona in più ci saremmo tenuti Conte. Abbiamo pensato all'Italia, non a Italia viva". Effettivamente Renzi ha ottenuto quello che voleva. Ossia l'ex governatore della Banca centrale europea al governo e Giuseppe Conte a casa.

 

 

Non solo, perché l'ex premier si è vendicato anche del Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo ha elogiato il fu banchiere grazie al suo "sì" alla creazione di un nuovo ministero a tutela dell'ambiente. Peccato però che Draghi, in barba alle richieste pentastellato, ci abbia piazzato Roberto Cingolani. Chi è? Presto detto. Un fisico il cui nome compariva nella lettera inviata da Renzi a Conte all'inizio della crisi, come esempio virtuoso da seguire nel campo dell'innovazione. Nonché un uomo che alla Leopolda - convegno politico ideato e lanciato dal leader di Iv - ha partecipato eccome.