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Roberto Speranza, spunta il consigliere etico: è Nicola D'Attorre, 36mila euro non si sa per fare cosa

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Roberto Speranza come Luigi Di Maio: ha trovato un posto a tutti. Il riconfermato ministro della Salute non ha solo aperto le braccia a Walter Ricciardi, il consigliere pro-lockdown. L'esponente di Liberi e Uguali ha infatti inglobato nella sua squadra anche i giornalisti reduci da L'Unità o da Liberazione. Una volta chiusi i loro giornali, hanno trovato spazio nell'area comunicazione dello stesso Speranza. A darne notizia è Il Giornale che parla di "un gruppetto di comunicatori che si è ulteriormente ingrossato allo scoppiare della pandemia". 

 

 

Per l'occasione il titolare del dicastero ha garantito al suo stretto collaboratore Massimo Paolucci, ex eurodeputato del Partito Democratico, un posto nella mega struttura commissariale di Domenico Arcuri. Non a caso il super commissario all'emergenza ne ha fatto il suo braccio destro. Ma Paolucci è più che in buona compagnia. Per esempio - prosegue il quotidiano - Nerina Dirindin, ex senatrice, è ora esperta di politica sanitaria, anche se a titolo gratuito.

 

 

Poi non mancano i professionisti della politica alla stregua di Armando Francesco Cirillo. Il ragazzo, da essere uno dei giovani rampanti del partito di Nicola Zingaretti con vari incarichi di collaborazione, è passato a essere consulente del ministro "per l'analisi dei dati e le attività di supporto a iniziative" per 36mila euro. Un bel salto di qualità. Per non parlare poi di Carlo Roccio che assolve il compito di consigliare Speranza sui temi biotecnologici: è tornato al suo lavoro dopo essersi candidato nel 2014 alle europee. Sempre a 36mila euro lordi annui, c'è anche Alfredo D'Attorre. Come poteva mancare un candidato che ricopre il ruolo di consigliere etico? E infatti non manca. Anche se di cosa si occupi realmente è per tutti un mistero.

 

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