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Guido Crosetto, frecciata a Salvini e Berlusconi: "Dalla Meloni non una parola, alcuni alleati invece..."

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"E' normale che chi sta al governo, Salvini, difenda l'azione dell'esecutivo e chi sta all'opposizione, Meloni, critichi". Guido Crosetto, fondatore di FdI ma ormai ex parlamentare, analizza le posizioni di Lega e Fratelli d'Italia, sempre più lontane proprio per aver scelto di essere divise in merito alla scelta di appoggiare o no il governo Draghi. Crosetto lo fa con una intervista ad Affaritaliani.it. "Devono però cercare di fare in modo che la momentanea divisione di ruoli - ha sottolineato - non logori il Centrodestra e non sia cavalcata da alcuni che (soprattutto in FI) vedono questo Governo come propedeutico ad un’alleanza con PD e M5S anche dopo il 2023. Ho notato che mentre la Meloni non ha detto una sola parola contro gli alleati e la loro azione di Governo, dall’altra parte non c’è stato lo stesso riguardo".

 

 

 

"E' vero che il governo Draghi ha fatto alcuni cambiamenti, come il Cts e il commissario all'emergenza, e ha cercato di affermare una discontinuità, pur solo formale, con l’esecutivo di Conte e quindi Salvini rivendica questi elementi di novità. Su alcuni passaggi infatti mi pare che anche FdI sia stata favorevole, ma sia per alcuni nomi che per qualche caposaldo politico, è dura parlare di discontinuità, se si eccettua il premier. Comunque è normale che il rapporto maggioranza-opposizione si sviluppi giorno per giorno, sulle cose concrete", spiega Crosetto.

 

 

 

"Se parliamo di cose concrete è evidente che nell’ultimo decreto, se si esclude la giusta eliminazione del criterio dei codici Ateco, il cambiamento è principalmente semantico, da Ristori a Sostegni, cosa che importa ben poco a commercianti, artigiani ed imprenditori. La maggior parte delle persone che hanno letto il decreto hanno capito che i soldi che dovranno ricevere, perché non li hanno ancora ricevuti, non servono nemmeno a coprire le spese fisse. Il risultato è l’impressione che lo Stato non abbia minimamente capito il danno subito per le chiusure imposte. Danno che resta tutto sulle spalle di chi da decenni crea lavoro e fa impresa. Nella maggior parte dei casi lo Stato ha dato l’impressione di abbandonare queste persone ed è qui che nasce la critica della Meloni", conclude Crosetto analizzando così le differenze tra i due partiti maggiori del centrodestra: una volta alleati e adesso in contrasto.

 

 

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