Servizi segreti

Walter Biot, il Pd attacca Matteo Salvini sulla Russia e la Lega risponde: "Perché è Letta che deve spiegare"

Scontro tra Lega e Pd anche sullo spionaggio. Il dem Andrea Romano riprende un'inchiesta di Repubblica sui rapporti tra l'ex portavoce di Salvini, Gianluca Savoini, e uno dei diplomatici russi espulsi, e sgancia la bomba sul Carroccio: «Salvini deve chiarire al più presto i rapporti tra la Lega e Aleksej Nemudrov, il diplomatico russo che insieme a Dmitri Ostrouchov coordinava la rete spionistica che avrebbe arruolato l'ufficiale infedele Walter Biot». Nessuna ombra, conclude Romano, può rimanere sulla vicenda.

 

 


Immediata la replica leghista: se c'è qualcuno che deve chiarire, non siamo noi. «L'unica certezza in questa brutta storia è che Biot, il militare italiano che ha tradito, lavorava al ministero della Difesa quando il ministro era del Pd», spiegano da via Bellerio. «È Letta che deve chiarire». E sulla vicenda anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni chiede chiarezza, ma da parte del premier: «Draghi riferisca subito in Parlamento. Abbiamo inviato la richiesta di informativa urgente ai presidenti delle Camere Fico e Casellati, ma non abbiamo ricevuto risposte».

 

 

 

Ovviamente, le critiche di Salvini alle chiusure volute da Speranza hanno provocato l'immediata reazione anche degli esponenti Leu, scesi in campo in difesa del ministro. «Caro Salvini», attacca il deputato Stefano Fassina, «il vittimismo anche no. Dovresti ringraziare Speranza per assumersi le responsabilità morali e politiche che tu per primo e in troppi, anche da presidenti di regioni, scaricano. Facile cavalcare i drammi economici e sociali quando altri devono farsi carico di ridurre i carichi delle terapie intensive, soprattutto nelle Regioni come la Lombardia, sempre più piagata dalla giunta leghista». E il senatore Francesco Laforgia rincara: «Le dichiarazioni scomposte e quotidiane di Salvini sulle riaperture hanno stancato». Il leader del Carroccio, da parte sua, intervistato dal Corriere della Sera replica alle accuse della sinistra a proposito del suo incontro con i premier di Ungheria e Polonia: «Per il Covid, c'è il vaccino. Purtroppo, per la salvinite no. E loro sono ossessionati, non pensano ad altro... Il problema? Non è il Covid, è Salvini».