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Roberto Speranza al fianco di Mario Draghi: "Mi secca doverlo dire in sua presenza", come tutela il ministro

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Mario Draghi si è presentato in conferenza stampa a Palazzo Chigi con Roberto Speranza al suo fianco. Prima ancora di proferir parola, il presidente del Consiglio ha dato in questo modo un segnale politico fortissimo, arrivato tra l’altro il giorno dopo il confronto con la Lega in cui ha chiesto di abbassare i toni e lasciar perdere le polemiche contro il ministro della Salute. In merito alle critiche ricevute da quest’ultimo, Draghi è stato perentorio: “Dovevano trovare pace fin dall’inizio perché non erano né fondate né giustificate. Ho già detto, e mi secca doverlo dire in sua presenza, che lo stimo e l’ho voluto io nel governo”. 

 

 

 

 

Poi il premier ha passato la parola a Speranza, che ha illustrato i due “fattori fondamentali” che nelle ultime settimane hanno prodotto una piegatura della curva epidemiologica: “Il primo è legato alle misure adottate che hanno fatto sì che una parte significativa del Paese fosse in zona rossa e un’altra parte in arancione. La sospensione della gialla è stata precauzionale, queste misure hanno prodotto risultati, visto che abbiamo l’Rt a 0,85 e l’incidenza è scesa a 182. A ciò si somma un secondo fattore, ovvero l’aumento significativo del numero di dosi somministrate”. 

 

 

Su questi elementi si è basata la decisione di disegnare “con cautela e giudizio un percorso di natura graduale che si avvierà il 26 aprile e che vedrà come elemento prioritario la tutela e la salvaguardia della scuola”. In più riapriranno tutte le attività di ristorazione, sport e spettacolo all’aperto, dove ovviamente il contagio è molto più difficile rispetto ai luoghi chiusi: finalmente ci è arrivato anche Speranza, meglio tardi che mai. 

 

 

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