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Giorgia Meloni ad alzo zero: "Con Matteo Salvini non va oltre la politica. Silvio Berlusconi? Non mi ha mai capita"

Giorgia Meloni non risparmia nessuno. Nella sua lunga intervista la leader di Fratelli d'Italia ne ha una per tutti, anche per gli alleati di centrodestra. Il suo partito, si sa, è solo all'opposizione e non intende indietreggiare. Non per questo, però, la Meloni si sottrae nell'aiutare il premier: "Io sto dando una mano a Draghi. A un governo l’opposizione serve", spiega al Corriere della Sera per poi focalizzarsi su Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. "I rapporti con Salvini sono altalenanti. Il nostro non è mai stato un rapporto che andasse oltre la politica. Ma in certi periodi ci parliamo spesso, e ci mandiamo WhatsApp per ridere di chi vuole farci litigare; in altri, ci sentiamo meno. Adesso è uno di questi periodi".

 

 

E ancora, messo da parte il numero uno della Lega, è la volta del leader di Forza Italia: "Non credo che Berlusconi mi abbia mai davvero capita. E non so se volesse trattenermi, o mettermi alla prova, o liberarsi di un pò di ex An". Per non parlare poi di Matteo Renzi su cui la Meloni si dice amareggiata: "Ormai è un uomo d’affari. Enorme delusione. Anche generazionale". E a chi pensava il Partito democratico venisse risparmiato, si sbaglia di grosso: "Le quote rosa? Sono per il merito. Non capisco le donne del Pd, tutte felici perché il capo ha deciso che due di loro potevano fare le capogruppo. Tu non devi andare al potere perché l’ha stabilito un uomo, ma perché sei la migliore. In Fratelli d’Italia è andata così".

 

 

Di diverso parere rispetto ai dem anche sul ddl Zan su cui la Meloni ha sottolineato: "Io sono la persona meno omofoba che esista. Chi mi dà dell’omofoba, come l’altro giorno Fratoianni, lo fa per non discutere nel merito. Sono contraria alla gerarchia nella discriminazione; perché le grandi discriminate saranno le donne".