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Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, sondaggio riservato sulla federazione: "Al 37%, quanti voti rubano a Pd e M5s"

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Sulla scrivania di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi è arrivato un sondaggio pesantissimo. Secondo lo studio di Enzo Risso realizzato tra il 28 e il 30 maggio  su un campione di 800 italiani, la federazione di centrodestra che riunirebbe Lega, Forza Italia e Coraggio Italia potrebbe arrivare al 37%. La base di partenza, spiegano fonti vicine al segretario leghista, è oggi attestata al 31,6% "ma ha un valore potenziale tra il 34 e il 37%". Si andrebbe oltre dunque il valore nominale dei singoli partiti, con la Lega data dai sondaggi intorno al 22%, Forza Italia intorno al 7% e Coraggio Italia poco sopra l'1%. 

 

 

 



Secondo il report di Risso, la federazione riuscirebbe a superare lo steccato elettorale del centrodestra e raccoglierebbe "il 5% degli elettori del Movimento 5 Stelle, il 2% degli elettori del Pd, il 14% degli indecisi".

 

 

 

 

Un colpaccio politico, proprio quello a cui ambiscono Salvini e Berlusconi per sparigliare e rovesciare un tavolo cristallizzato da molti mesi, con l'alleanza tra il Pd di Enrico Letta e il M5s di Giuseppe Conte che contava di poter pesare in maniera decisiva anche sull'elezione del prossimo presidente della Repubblica. Un'alleanza parlamentare monolitica di centrodestra, con ampio sostegno nell'opinione pubblica, cambierebbe decisamente le carte in tavola anche nella corsa al Quirinale, tra qualche mese. 

 

 

 



Sul Tempo, il quotidiano diretto da Franco Bechis, sono state pubblicate le opinioni di altri sondaggisti, un po' più cauti. Secondo la rilevazione di Fabrizio Masia, il 63% degli intervistati boccerebbe l'unione, con "solo" il 24% degli intervistati a favore.

 

 

 

 

 

Per Renato Mannheimer, il "matrimonio" politico avrebbe una percentuale che oscillerebbe tra il 27 e il 29%, decisamente inferiore alla proiezione di Riso. Sulla stessa lunghezza d'onda Antonio Noto: "Se la sommatoria dei partiti arriva al 28,5%, nella realtà tentando il partito unico si scende al 25%". Un ragionamento che però deve ancora fare i conti con il reale assetto della federazione.


 

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