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Alfonso Pecoraro Scanio, l'impensabile svolta. Ritorna in politica: "Chi appoggio, merita 9"

 Pecoraro Scanio

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Ricordate Alfonso Pecoraro Scanio? Sparito dalle scene, rispunta nella corsa per le amministrative nella Capitale. "Nell'autunno del 2019, io, Virginia Raggi e l'economista Jeremy Rifkin siamo andati a cena in un ristorante a Roma. Ero un po' deluso dei contenuti verdi della giunta grillina. Roma è la capitale d'Italia, deve diventare più smart e ecologica, le abbiamo spiegato", dice in un'intervista a La Repubblica, Pecoaro Scanio, presidente della fondazione Univerde. "Virginia - ha aggiunto l'ex ministro - voleva investire nell'innovazione ecologica. Siamo usciti da lì convinti della necessità di un green new deal. Ci ha messo un po' di tempo, ma ora finalmente ha varato il Paesc, il piano di azione per l'energia sostenibile e il clima".

 

 

E sul problema dei cumuli di immondizia nella Capitale, Pecoraro Scanio sottolinea che I romani sono furibondi per i cumuli d'immondizia. "Anch'io mi lamento. Ma la responsabilità sui rifiuti va condivisa con la Regione Lazio. Sono sicuro che nel secondo mandato farà meglio". Anche sulle buche minimizza: "Ma finalmente ci sono i lavori! Voglio fare i complimenti a Virginia per averli affidati con appalti trasparenti, invece che a trattativa privata, come avveniva in passato". "Ci vorrebbe un'app con cui ogni cittadino può controllare lo stato dei lavori in città. E magari anche verificare come sono stati spesi i soldi".

 

 

Insomma, la Raggi "ha dimostrato grande tenacia, nonostante attacchi superiori alla norma, insulti sessisti e boicottaggi incredibili dalla sua stessa maggioranza". Che voto merita? "Nove per l'onestà e la capacità di contrastare i vari Casamonica, sette per la gestione e la scelta dei collaboratori...".. Forse è un po' di manica larga. Spera di rientrare come assessore? "No, l'ho già fatto nell'1985, a Salerno, la mia città, quando fondai i Verdi".  

 

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