Cosa lo aspetta

Mario Draghi, Alessandro Sallusti: "Troppo oneroso per le miserie della politica", quali rischi corre il premier

Alessandro Sallusti

I leader politici discutono, in chiaro sui giornali e riservatamente dietro le quinte della politica, alla ricerca di un nome condiviso per la successione a Sergio Mattarella. È vero che all'appuntamento mancano ancora più di due mesi, ma detto che ogni giorno spuntano nuovi nomi la soluzione non appare neppure all'orizzonte. Due giorni fa, su questo giornale, Vittorio Feltri ha scritto che Mario Draghi salirà al Colle perché questa è l'unica soluzione di buon senso. Come dargli torto. 

 

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Ma l'unica cosa che di giorno in giorno appare sempre più chiara è che questo parlamento non ha alcuna intenzione di rischiare di essere sciolto il giorno dopo l'elezione del nuovo Capo dello Stato, ipotesi che nonostante le smentite quotidiane è più che probabile nel caso il prescelto dovesse risultare il premier Mario Draghi, unico collante dell'attuale anomala maggioranza. La riconosciuta forza di Draghi sta quindi trasformandosi nel suo tallone d'Achille. Draghi imbullonato a Palazzo Chigi è come una assicurazione sulla vita per deputati e senatori terrorizzati dall'idea di andare a casa con un anno di anticipo sulla scadenza naturale. La questione non è politica, è economica. Parliamo infatti di circa 150 mila euro in più di entrate garantite per persone che se messe alla porta farebbero fatica non solo a trovare una nuova occupazione, ma anche in molti casi a pagare i mutui nel frattempo aperti. 

 

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Draghi rischia quindi di rimanere prigioniero di se stesso e qualcuno ha fatto trapelare la possibilità di sue dimissioni in caso di mancata salita al Colle. È una ipotesi - ammesso che sia vera - suggestiva ma spuntata. Perché se è vero che per il Paese sarebbe un grave danno - l'Europa e i mercati faticherebbero a capire ed accettare - è altrettanto vero che i parlamentari di buon senso ne hanno poco e pensano prima a se stessi che al bene nazionale. Draghi, insomma, dove lo metti lo metti è un lusso che la politica italiana considera troppo oneroso per le sue miserie. Triste a dirsi, ma non penso di essere poi così lontano dalla realtà.