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Ballottaggi elezioni comunali, il centrosinistra verso la vittoria a Verona, Parma e Catanzaro

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Si sono concluse alle ore 23 le operazioni di voto nei 65 comuni italiani chiamati a scegliere dai ballottaggi i sindaci. Dei 65 comuni al voto, 59 si trovano nelle regioni a statuto ordinario (di cui uno inferiore a 15 mila abitanti), e 6 nelle regioni a statuto speciale (di cui uno inferiore a 15 mila abitanti). I comuni al voto nelle regioni a statuto ordinario con il numero di elettori più elevato sono: Verona, Parma, Monza, Barletta, Lucca, Alessandria, Catanzaro e Como. Nelle regioni a statuto speciale, invece, Gorizia è il comune al ballottaggio con il maggior numero di elettori (30.295) mentre Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, quello con il numero minore.

Le città più contese sono state Verona, Parma e Catanzaro. A Parma ha trionfato Michele Guerra, È lui, candidato con il centrosinistra, il nuovo sindaco. Con lo scrutinio quasi ultimato, è infatti saldamente in testa (attorno al 65 per cento) rispetto al suo sfidante, l'ex sindaco Pietro Vignali, sostenuto dal centrodestra. In vantaggio anche a Verona il centrosinistra. Qui Damiano Tommasi, candidato sindaco del risulta essere al 54 per cento, mentre il sindaco uscente del centrodestra, Federico Sboarina, si attesta al 45. 

Stesso discorso a Catanzaro, dove le sezioni scrutinate sono solo 10 su 92. In questo caso la tendenza sembra netta e difficilmente recuperabile: il candidato del centrosinistra Nicola Fiorita ha il 58,45 per cento, il suo avversario Valerio Donato del centrodestra è fermo al 41,55. A Catanzaro il sindaco uscente è del centrodestra, Sergio Abramo.

Immediata la reazione dei partiti: "Questa sera si prospetta una grande vittoria del Pd e del centrosinistra", scrive su Twitter il segretario del Partito democratico, Enrico Letta mentre Fratelli d'Italia tramite Francesco Lollobrigida commenta: "Purtroppo, a volte, i risultati degli alleati sono stati meno brillanti di quel che speravamo... Nonostante tutto, Fdi non ha mai fatto mancare il suo sostegno ai candidati proposti dal centrodestra, sia al primo che al secondo turno, senza fare mai polemiche che potessero danneggiare la corsa del centrodestra''. 

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