Parole sibilline

Matteo Salvini e la crisi di governo: "Cosa farà la Lega in aula". Crolla tutto?

Potrebbe essere la Lega a far cadere Mario Draghi. In mattinata, Matteo Salvini pubblica un video sui sociale dando il segno di un brusco cambio di programma. "Dopo la crisi di governo causata dai grillini, dopo le minacce i capricci dei cinque stelle e le continue provocazioni del Pd che ancora ieri continuava parlare di Ius soli e ddl Zan e di cambio della legge elettorale quando le priorità degli italiani che stanno soffrendo sono altre, oggi la Lega in Aula farà quello che serve solo e soltanto all'Italia e agli italiani". Parole sibilline che sembrano preludere a una rottura, definitiva, dentro la maggioranza non solo con il Movimento di Giuseppe Conte, ma pure con i dem di Enrico Letta. Non è un caso che Gianfranco Rotondi, su Twitter, scriva un messaggio altrettanto pesante: "Non invidio Matteo Salvini per il discorso che dovrà fare al Senato: se sbaglia una sola parola, si assume la responsabilità delle elezioni e consegna Draghi al Pd come icona se non come candidato premier del campo largo". 

 

 

 

 

Tutto questo a poche ore dalla conclusione del vertice-fiume del centrodestra di governo a Villa Grande, la residenza romana di Silvio Berlusconi. Iniziato nel pomeriggio, intervallato dall'incontro della delegazione con il premier a Palazzo Chigi, e proseguito nella notte per diverse ore. Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa hanno riferito dell'incontro con Draghi al Cav. Secondo quanto apprende l'agenzia LaPresse nel corso del confronto a palazzo Chigi i leader della coalizione avrebbero aperto su due punti proposti da Conte nel documento M5s e presentato a Draghi: cuneo fiscale e superbonus. Nessuna condivisione, invece, da parte del capo del governo sulle sue intenzioni, quando renderà le comunicazioni nell'aula del Senato.