"Abbiamo detto a Mario Draghi di rimanere senza il Movimento 5 Stelle e con un governo più forte e migliore". Matteo Salvini, dal palco del suo comizio a Domodossola, ripercorre le ore concitate della crisi di governo che mercoledì hanno portato alle dimissioni del premier. Lega e Forza Italia, spiega il Capitano, hanno fatto di tutto per convincere Draghi a restare a Palazzo Chigi. "La sua risposta è stata no - prosegue il segretario leghista -, ma la regia penso sia stata del Pd, occupatori di poltrone di professione. Specialisti nel perdere le elezioni ma andare al governo lo stesso. Loro hanno detto di no, che il governo dovesse rimanere quello oppure niente”.
Una versione confermata qualche giorno fa anche da Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva, sul palco a Manduria accanto a Bruno Vespa, aveva riferito come Franceschini e Speranza, subito dopo le dimissioni di Draghi, avessero convinto Conte a fare dietrofront, far votare la fiducia ai 5 Stelle garantendogli poi la disponibilità a un appoggio esterno, per proseguire fino al 2023. "Volevano un Conte Ter con Draghi premier, così dicevano", sono le parole di Renzi. Sul palco di Domodoss0la, comunque, l'entusiasmo del popolo leghista si è mescolato allo stupore per il "nuovo" Salvini, fresco di rasatura. Sbarbato dopo 10 anni, per colpa di Berlusconi: "Era una scommessa che avevo fatto con il mio amico Silvio. E ora ne faccio un'altra: tra due mesi andrà al governo uno senza barba e con i pantaloni corti". Sembra proprio il suo identikit.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev