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Gianluigi Paragone, colpo di scena: salta il patto con Alternativa

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Contr'ordine compagni: il patto fra Alternativa e Italexit in vista delle Politiche del 25 settembre 2022, durato meno di 48 ore, è sciolto. L'alleanza avrebbe dovuto mettere insieme gli elettori di Gianluigi Paragone e quelli del partito di Pino Cabras accumunati dall'astio contro i "banchieri e le multinazionali" e delle comuni idee no pass, no vax, no spid. E invece è saltato tutto. "Laddove c'era un consenso di fondo su una serie d'importanti nomi da presentare come candidati", puntualizzano in una nota quelli di Alternativa, "nella composizione in dettaglio delle liste presentata da Italexit abbiamo riscontrato la presenza, anche in ruoli di capolista, di candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista".

 

 

Alternativa ci tiene a sottolineare che credeva ci fosse posto "per rappresentare tante personalità che hanno dato lustro al dissenso contro una stagione di ingiustizie, ma non c'è spazio per veicolare candidati in cui prevalgano connotazioni personali d'ispirazione fascista militante". Non si è fatta attendere la replica di Paragone: "Italexit per l’Italia ha deciso di non formare una lista unica con Alternativa alle prossime elezioni politiche. Volevamo riunire intorno a un unico progetto le forze che in questi mesi si sono opposte al Green Pass, al vaccino obbligatorio e alle imposizioni sanitarie dei governi Conte e Draghi, senza discriminarne nessuna. Purtroppo, abbiamo dovuto prendere atto che l’unico interesse di Alternativa era di ottenere posizioni in lista e di usare Italexit come un taxi per il Parlamento".

 

 

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