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Mario Draghi, il retroscena: "Il momento buono per staccare la spina"

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“Meglio staccare la spina, subito”: queste la parole che Mario Draghi avrebbe detto a Bruno Tabacci al termine dell'ultimo consiglio dei ministri, stando a quanto si legge in un Dagoreport, ossia in un retroscena rilanciato da Dagospia. Il premier, in particolare, avrebbe espresso tutta la sua insofferenza per Giuseppe Conte: "Non gli parlava perché non sopportava le sue superca**ole in modalità azzeccagarbugli foggiano", si legge sul portale di Roberto D'Agostino.

 

 

 

Stando a questo retroscena, quindi, sarebbe stato Draghi a lanciare la sfida ai 5Stelle al Senato, non volendo cedere alla richiesta dei grillini di rimuovere l’inceneritore capitolino dal decreto Aiuti. "Un ostacolo che poteva essere rimosso facilmente sfilandolo dal decreto legge e infilando poi il termovalorizzatore in un emendamento", scrive Dago. Il banchiere, però, sarebbe stato irremovibile. Poi i tentennamenti di Lega e Forza Italia avrebbero rafforzato la sua volontà di lasciar perdere tutto.

 

 

 

"Era il momento buono per staccare la spina. A ottobre la Finanziaria sarebbe stata un disastro zeppo di markette per raccattare voti; cosa che non avrei mai potuto accettare; a ottobre non avrei potuto dimettermi: sarebbe stata una paralisi per l’Italia finire in esercizio provvisorio”, avrebbe detto Draghi a Tabacci. Secondo Dagospia, il premier si sarebbe smascherato da solo durante la conferenza stampa sul dl Aiuti bis quando ha detto: “Tanti auguri di buone vacanze a chi non ha la campagna elettorale e poi veramente i migliori auguri che si verifichino tutti i desideri e i sogni di coloro che hanno la campagna elettorale”. 

 

 

 

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