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Giorgia Meloni: "Letta e il Pd? Vi dico cosa dicevano del presidenzialismo"

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Giorgia Meloni in colloquio al Corriere della Sera regola i conti con Enrico Letta. Al centro della chicchierata con il quotidiano di via Solferino c'è di fatto il presidenzialismo e il programma per il voto. Ma è proprio sul presidenzialismo che Giorgia Meloni vuole mandare un messaggio chiaro rinfrescando la memoria a Enrico Letta: "Letta dovrebbe apprezzare peraltro, da amico ed estimatore della Francia... Anche nel 2013, quando al governo c’era Letta, praticamente tutto il Pd convergeva sulla proposta: da Veltroni, a Zanda a Finocchiaro a Prodi, a Bersani, perfino a Speranza! E oggi Renzi, non un esponente della destra, è favorevole".

 

 

 

Parole molto chiare che sbugiardano gli attacchi ricevuti in questi ultimi giorni dopo le parole di Berlusconi sul presidenzialismo e su Sergio Mattarella. Poi, proprio sulle parole di Berlusconi afferma: "Non c’è nessuna dichiarazione di ostilità nei confronti di Mattarella. Il dubbio su cosa possa accadere dopo l’approvazione di una riforma ci può stare, ma noi pensiamo che la cosa più naturale e logica sia che una riforma di questa portata, che cambia l’assetto dei poteri, entri in vigore non a governo in carica, ma nella legislatura successiva. Esattamente come è avvenuto con la riduzione del numero dei parlamentari".

 

 

 

Infine rivendica la "fiamma" sul simbolo di Fratelli d'Italia: "Con rispetto e stima per la senatrice Segre: la fiamma nel simbolo di FdI nulla ha a che fare con il fascismo, ma è il riconoscimento del percorso fatto da una destra democratica nella nostra storia repubblicana. Ne andiamo fieri". 

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