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Omnibus, "la partita non è chiusa": chi sfida Donzelli in tv

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"La partita sul Ministero della Giustizia non è ancora chiusa". Alessandro Cattaneo esce dal toto-ministri ma riapre, clamorosamente, la partita su via Arenula. A poche ore dal faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, l'ex sindaco forzista di Pavia riceve, in diretta a Omnibus, la notizia della sua esclusione di fatto dalla squadra di governo. Gaia Tortora, giornalista di La7, gli legge l'agenzia di stampa che anticipa la scelta del Cav: Licia Ronzulli capogruppo azzurra al Senato e lui, Cattaneo, capogruppo alla Camera.

 

 

 

Il diretto interessato incassa con un grazie all'ex premier, pur non nascondendo una certa delusione per la carica ministeriale he fino a poche ore fa molti davano per probabile. Poi però ecco la stilettata sulla Giustizia: Berlusconi voleva Elisabetta Casellati, la Meloni, premier in pectore, insiste su Carlo Nordio sottolineando che se davvero Forza Italia si impuntasse su questa casella, allora si dovrebbero riaprire pure le altre caselle, "perché tutto si tiene".

 

 

 



Il Giornale, oggi, conferma la tesi forzista dando per favorita come Guardasigilli proprio la Casellati. Forse un segnale: il nodo è ancora da sciogliere nonostante quanto sostiene Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia: "Sul ministro della Giustizia la casella è chiusa. Se ne è parlato ed è già stato raggiunto l'accordo", assicura parlando ai microfoni di Rtl102.5. Parlando dell'incontro ieri tra Meloni e Berlusconi, Donzelli aggiunge: "È stato un incontro per pensare al futuro degli italiani. Negare le incomprensioni sarebbe inutile, ma non è stato un incontro per risolvere le questioni personali. Non credo che Berlusconi abbia chiesto scusa alla Meloni. Si sono concentrati sul futuro dell'Italia, sui dossier aperti e hanno parlato della squadra di governo. Sarà di livello e mi lancio in un pronostico: sarà il governo che nascerà prima, almeno nella storia della seconda repubblica".

E anche la Lega rilancia: "Al di là del nome del ministro, la Lega avrà certamente un ruolo nel dicastero della Giustizia guidato dal centrodestra. Tra i primi dossier da affrontare, anche alla luce dell’arresto del garante dei detenuti del Comune di Napoli, la necessità di un garante per le donne e gli uomini in divisa che lavorano nelle carceri italiane, troppo spesso in condizioni inaccettabili", recita una nota del Carroccio. 

 

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