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Immigrazione, il sondaggio e la sorpresa: cosa vogliono gli elettori Pd

Arnaldo Ferrari Nasi
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Tendenzialmente non cambia l'atteggiamento dell'opinione pubblica italiana, nei confronti della questione immigrazione. Per quasi i due terzi della popolazione «lo Stato Italiano, rispetto ad ora, dovrebbe comportarsi in modo più severo». Anche le altre rilevazioni, effettuate negli anni, hanno dato sempre lo stesso risultato, se non ancora più deciso. Ad esempio, durante nel 2013, quando era in carica il governo di centrosinistra guidato da Enrico Letta, che evidentemente da questo punto di vista era giudicato lascivo, il dato era del 76%. Otto anni dopo, con Mario Draghi a Montecitorio ed il ministro Lamorgese al Viminale, 67%.

Oggi, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che non ha mai nascosto le sue intenzioni sul tema e che ha già iniziato ad operare in tale senso, ha, a livello popolare, un sostegno che proviene, non solo dal centrodestra, 81% di media, con Forza Italia un po' più tiepida degli altri, ma anche da una grande proporzione degli elettorati dei partiti di opposizione. Nel dettaglio, sorprende anzitutto chi vota Partito democratico, che per il 61% è d'accordo affinchè ci sia maggior fermezza sulla questione.Viene da ripensare a quanto fu criticato dai propri colleghi dirigenti del Partito Democratico, Marco Minniti, al tempo risoluto Ministro dell'Interno del Governo Gentiloni. Inaspettato anche il dato accorpato delle piccole formazioni di sinistra-sinistra (Verdi, Articolo 1, e le altre formazioni) che nel loro agire prevedono l'accoglienza senza se e senza ma: il 55% del loro elettorato è d'accordo con una maggior severità. Il Terzo Polo, guidato da Matteo Renzi e Carlo Calenda, è diviso a metà (49%), mentre i Movimento 5 Stelle si trova in linea con la politica da sempre sostenuta, 55%. Ricordando che la definizione di «Ong taxi dei mari» fu coniata proprio dagli esponenti grillini. Il cosiddetto "blocco navale" su cui Fratelli d'Italia insiste da almento cinque anni, ottiene anch'esso l'approvazione della maggior parte della popolazione (57%).

Obiettivamente, la stessa definizione della proposta, per quanto sintetica, risulta un po' forte: viene sicuramente in mente il blocco navale di Cuba da parte degli Usa, durante la crisi dei missili del 1962, o quello operato dalla Grand Fleet britannica sui porti tedeschi per la quasi totale lunghezza della Prima Guerra Mondiale. In ogni caso, anche durante la recente campagna elettorale e nelle sue prime dichiarasioni da premier, la Meloni ha ben spiegato che questa deve essere una operazione europea disposta in accordo con i governi nordafricani, il cui scopo sarebbe quello di selezionare in partenza, e non all'arrivo, gli aventi diritto di asilo, evitando quindi di intasare gli approdi italiani, bloccando inoltre l'orrido mercato umano gestito dagli scafisti. Anche in questo caso, la maggior parte della popolazione risulta essere d'accordo con la proposta (57%) e, tra gli elettorati, si ripete lo schema che già prima si è visto. Forse con un po' meno di entusiasmo nell'opposizione, ma i valori rimangono importanti: 44% nel Pd e 43% nei partiti alla sinistra del Nazareno.

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