Violenza

Giorgia Meloni "attenta al cranio": minacce di morte a Bologna

"Ancora una volta assistiamo ad una minaccia indirizzata al presidente del Consiglio Meloni": Elisabetta Gardini, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, commenta così la scritta comparsa a Bologna e indirizzata al premier, "Giorgia occhio al cranio". "Ha il sapore grigio degli anni più bui del secondo dopoguerra in Italia, quello degli anni di piombo, quando gli antifascisti sotto questo slogan hanno colpito e in troppi casi ucciso militanti di destra. È ora di dire basta e condannare una volta per tutte queste minacce in maniera chiara ed inequivocabile", ha aggiunto la Gardini.

 

 

 

In migliaia hanno sfilato a Bologna contro il "decreto anti-rave". A protestare anche alcuni gruppi anarchici che hanno vandalizzato la città. Proprio loro avrebbero scritto frasi minacciose contro il presidente del consiglio. E non solo. Nel mirino ci è finito pure Matteo Piantedosi, ministro dell'interno. Matteo Lepore, sindaco della città, ha pubblicato la foto della scritta vergognosa contro Meloni e ha preso le distanze da quel che è accaduto.

Qui il post del sindaco Lepore e la foto della minaccia contro Meloni

 

 

 

"Bologna è stata attraversata da un rave con quasi diecimila persone, in piena città. Muri imbrattati, traffico in difficoltà e gravi disagi. Il Comune e tutte le società di servizi sono all’opera per ripulire, scritte sui muri compresi. Di tutti questi danni abbiamo raccolto immagini e documentazione. Seguirà puntuale denuncia verso chi ha organizzato e sia stato individuato a compiere atti contro la città", ha scritto il primo cittadino su Facebook. Un commento sulle parole del sindaco è arrivato anche dalla deputata di FdI Augusta Montaruli, sottosegretario al Mur: "Città bloccate e vandalizzate, minacce contro Giorgia Meloni da chi manifesta contro il Decreto Rave. Per il sindaco di Bologna Matteo Lepore questo è un paradosso. Quindi sarebbe colpa di Giorgia Meloni? Incredibile. Per me quanto accaduto è solo una vergogna e significa che facciamo bene a intervenire: non ci lasciamo intimidire".

 

 

 

A prendere la parola sulla questione è stata anche la diretta interessata, Giorgia Meloni, che su Twitter ha scritto: "Leggo che a seguito di una manifestazione a Bologna contro il cosiddetto "decreto anti-rave" sarebbero apparse minacce verso di me e le Forze dell'Ordine. Questo Governo rivendica le proprie scelte e non si lascerà intimidire da chi vorrebbe un'Italia sottomessa all'illegalità. Se questa è la modalità con cui certi personaggi hanno intenzione di contrastare la nostra azione in tema di sicurezza, significa che siamo sulla strada giusta".