Trasformare l’Italia nell’hub europeo del gas e, nel futuro, anche dall’idrogeno verde, affermandosi come ponte imprescindibile tra Africa e Europa. È questa la missione del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che ieri si è recata in Algeria per una serie di incontri istituzionali con il Presidente della Repubblica algerino Abdelmadjid Tebboune e il primo ministro Aïmene Benabderrahmane, ma soprattutto per rafforzare le partnership nei settori dell’energia e dell’industria, dopo che Algeri, lo scorso anno, è diventata il primo fornitore di gas dell’Italia, scavalcando la Russia, ed è il principale partner strategico di Roma in Africa. La visita di due giorni di Meloni, dopo quelle del predecessore Mario Draghi e del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, si inserisce in un contesto di rapporti eccellenti tra i due Paesi, figli di un’amicizia solida e antica simboleggiata dalla figura di Enrico Mattei, ricordato con una stele commemorativa in lingua araba e in italiano del Giardino Mattei ad Algeri.
La visita del premier italiano, accompagnata dall’ad di Eni Claudio Descalzi e dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, è iniziata con la deposizione di una corona di fiori al Monumento del Martire, in memoria degli shahid, i combattenti della guerra d’indipendenza algerina morti per la liberazione del Paese. Nel tardo pomeriggio, Meloni ha visitato la nave della Marina militare italiana “Carabiniere”, approdata al porto di Algeri, dove citando il filosofo cattolico francese Gustave Thibon ha rivolto all’equipaggio un incoraggiamento e un elogio perché «nonostante i tanti sacrifici che fate, voi dimostrate cosa sia la libertà e voi rendete la vostra nazione più libera». In seguito, il presidente del Consiglio ha preso parte alla cena ufficiale con il premier Benabderrahmane all’hotel El Aurassi della capitale presidiato dalle forze di polizia.
RAPPORTI ECCELLENTI
Le ottime relazioni commerciali tra Roma e Algeri, che Meloni vuole ulteriormente consolidare, sono già visibili. Da gennaio a settembre 2022, le importazioni dall’Algeria sono state di 12,2 miliardi, in netto aumento rispetto ai 4 miliardi dello scorso anno nello stesso periodo. Per l’export si è passati da 1,2 miliardi di gennaio-settembre 2021 a 1,6 miliardi nel 2022. Accanto al settore degli idrocarburi, l’Algeria offre opportunità di investimento anche in materia di energia da fonti rinnovabili, nel settore farmaceutico, nella meccanica, nell’agroindustria, nel turismo e nelle start-up. Oltre ad avviare un processo di diversificazione economica, Algeri ha adottato, lo scorso anno, una nuova legge sugli investimenti che mira ad aprire opportunità economiche agli investitori locali e stranieri: un’opportunità che l’Italia non vuole lasciarsi sfuggire, approfittando anche della profonda crisi diplomatica tra l’Algeria e la Francia di Macron.