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Boschi travolge Elly Schlein: "Non hai niente da dire?"

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È una Maria Elena Boschi senza peli sulla lingua quella che commenta la deriva del Partito democratico. Conclusa l'assemblea dem, i quattro candidati alla leadership si sono presentati baldanzosi negli studi di Lucia Annunziata. A Mezz'ora in più, Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo si sono mostrati uniti in un aspetto in particolare: rinnegare Matteo Renzi. E anche il loro stesso passato. 
 


"Nel Pd - tuona la deputata di Italia Viva - tutti d’accordo nel ripudiare JobsAct, buona scuola, Industria 4.0 e garantismo per abbracciare reddito di cittadinanza e sussidi. Per il Pd di oggi è meglio Grillo di Renzi. Scelta legittima. Ma chi fra i dem ha scritto e votato quelle leggi oggi non ha niente da dire?". Mentre il governatore emiliano-romagnolo sosteneva che occorre "rendere più conveniente il lavoro stabile" e ricordava alcune "scelte giuste fatte dal Pd del passato, come le liberalizzazioni di Bersani e industria 4.0 del governo Renzi".
 


Schlein e De Micheli definivano il Jobs act "un errore". Il vicepresidente dell'Emilia-Romagna è addirittura arrivata a strizzare l'occhio ai grillini: "Bisogna fare un salario minimo e una legge sulla rappresentanza per spazzare via i contratti pirata". E ancora: "Il reddito di cittadinanza ha evitato la povertà a un milione e mezzo di persone". Quanto basta a far balzare dalla sedia il Terzo Polo. Al cinguettio al vetriolo della Boschi segue quello di Raffaella Paita, senatrice di Iv: "Difesa del reddito di cittadinanza, critiche a JobsAct e al governo Renzi. Insomma: i candidati sono tutti uniti per il ritorno al passato".
 

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