Se le regionali in Lombardia saranno la tomba del Terzo Polo, la foto sulla lapide della strana creatura politica di Carlo Calenda e Matteo Renzi nata per scalare il centrosinistra non potrà che essere il fermo immagine di Letizia Moratti intenta a cucinare una torta senza zucchero. Il video virale del periodo natalizio è stata una triste profezia elettorale: l'ex sindaca di Milano, candidata governatrice a sorpresa dei moderati (con la speranza, vana, di attirare a sé prima Forza Italia e frange del centrodestra, quindi addirittura i dem) si è ritrovata non solo senza zucchero, ma pure senza sale, senza ingredienti, senza voti.
"Un elemento certo emerge da queste elezioni: quasi il 60% dei cittadini lombardi non è andato a votare. Un dato su cui riflettere profondamente", è il primo amareggiato commento della ex sindaca. Il Pd infierisce con sottile gioia: "Possiamo a questo punto serenamente dire che la scelta del Terzo Polo di sostenere Letizia Moratti è stata una sciocchezza? Col maggioritario a turno secco si è competitivi solo unendo tutto il centrosinistra (sì, pure i 5S). O lo capite o la destra vincerà ogni volta", scrive Giorgio Gori su Twitter. Al sindaco di Bergamo fa eco Pietro Bussolati, secondo candidato della lista del Pd a Milano: "Si sarebbe dovuta fare un'alleanza congiunta per essere credibili. Di questo hanno delle responsabilità enormi Letizia Moratti e il terzo polo, che hanno scelto unilateralmente di non promuovere primarie aperte e andare in un'alleanza congiunta. Il tempo ci sarebbe stato".
Allo scoperto è uscito proprio Calenda: "La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile: vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell’ipotetico formato del campo largo. Letizia Moratti è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori dal bacino di voti del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi. Stessa cosa è accaduto a Alessio D’Amato, a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti, rispetto al bacino dei voti Pd-Terzo Polo. Per quanto riguarda la nostra lista i risultati sono stati particolarmente penalizzati dal meccanismo bipolare delle elezioni regionali e della minor presenza del voto di opinione. La costruzione di un partito unico del centro riformista, liberale e popolare diventa ancora più urgente". Auguri.