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Elly Schlein, Ricolfi a valanga: "Cos'è diventato il suo partito"

Luca Ricolfi

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"È da tempo, non dall’elezione di Elly Schlein alla segreteria, che il Pd ha abbandonato le idee liberal-socialiste da cui è nato": Luca Ricolfi è molto duro contro i dem in un'intervista rilasciata al Resto del Carlino. Il sociologo, in particolare, ha spiegato che il Pd "negli ultimi 15 anni, è riuscito nell’impresa di mettere in scena ben due abbandoni. Primo, ha abbandonato le bandiere classiche della sinistra storica, come la difesa dei deboli, la libertà di espressione, l’emancipazione attraverso la cultura. Secondo, dopo Renzi ha abbandonato anche le bandiere della sinistra liberale, come la concorrenza, le liberalizzazioni, il merito".

 

 

 

Parlando della questione "merito", poi, ha chiarito: "Si intendono essenzialmente due cose, molto diverse da loro. La prima è l’idea liberale di attenuare le diseguaglianze di partenza, in modo che ognuno possa arrivare fin dove il suo talento e il suo impegno lo portano". La seconda invece è la “meritocrazia, premiare il merito significa anche dare un grande potere (kratos) alle burocrazie della valutazione, in tutti gli ambiti". Sul rapporto della sinistra col merito, invece, Ricolfi ha sottolineato: "La sinistra ha spesso (non sempre) favorito le riforme meritocratiche, mentre ha invece combattuto una strana crociata contro l’articolo 34 della Costituzione, visto come discriminatorio nei confronti dei non meritevoli". 

 

 

 

Non si ammorbidisce il suo giudizio quando si parla della nuova segretaria dem: "Con Schlein è come se fossimo tornati ai tempi del Partito comunista. Con una differenza cruciale, però: allora c’era il Partito socialista a controbilanciare il Pci, oggi ci sono solo i velleitarismi di Renzi e Calenda. Hanno vinto i bisogni, i meriti stanno a guardare". 

 

 

 

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