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M5s, rivolta contro Giuseppe Conte dopo il Molise: "Invece di bere caffè..."

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Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte è crollato al 7 per cento prendendo meno di un terzo di quanto aveva ottenuto nel 2022 (24 per cento). Una debacle. Anche perché in questo caso i pentastellati correvano insieme con il Pd di Elly Schlein ma con un loro candidato. Un flop clamoroso per Conte che aveva puntato tutto proprio sul Molise. E ora, come riporta il Corriere della Sera, il leader pentastellato è finito nel mirino dei suoi. "I meriti di questo risultato sono tutti di Conte. La politica non funziona con un partito personale. Ha fatto fuori una classe dirigente e ora si vedono i risultati", si sfoga un grillino. "Non siamo più ai tempi del Re Sole", commenta feroce un altro. 

 

 

Mentre i suoi fedelissimi provano a difenderlo e parlano di una "sconfitta attesa", di "flessione in linea con le amministrative". Anche se pure tra loro c'è chi si lamenta quantomeno del fatto di essere andati insieme ai dem anziché da soli. "Anziché prendere un caffè al bar, forse serviva andare tra le gente, nelle piazze, ascoltare e fare i banchetti", sottolinea un altro pentastellato.

 

 

 

Ora i timori si materializzano in vista delle Europee: il Movimento 5 stelle riuscirà a tornare sopra il 10 per cento? E "mentre Conte è per la prima volta sotto attacco nel suo partito, nel Pd ci si interroga sulle prospettive dell’alleanza con i 5 Stelle. E il risultato del partito non basta a fugare i dubbi, anche se Baruffi sottolinea che 'il Pd sarà in campo come prima forza di opposizione e come secondo partito in regione'". 

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