L'ultima verità

Fausto Bertinotti, frecciata a Schlein? "I comunisti hanno diritto all'eleganza"

La rivoluzione non russa, ma si veste bene. Parola di Fausto Bertinotti. L’ex segretario di Rifondazione comunista rivendica la sua eleganza contro la «vulgata anticomunista» che vorrebbe i compagni malvestiti come operai appena usciti dalla fabbrica. Non sia mai. «Rivendico l’elemento dell’eleganza», ha dichiarato ad Agorà, su Rai3, Fausto Bertinotti che, in effetti, con i suoi cachemire e i suoi portaocchiali cuciti a mano ha scritto un pezzo di storia italiana e anche oggi, che è lontano dalla politica da molti anni, ama circondarsi di cose belle, come i libri di pregio e i tre quadri autentici di Andy Warhol che ha in casa.

 

 

«La rivendico contro la vulgata anticomunista secondo cui i comunisti possono essere brutti, sporchi e cattivi», ha continuato l’ex presidente della Camera che ha concluso il ragionamento con una battuta: «Cattivi i comunisti possono esserlo semmai per necessità». Bertinotti si è poi soffermato sullo stato di salute della sinistra, magari elegante, ma politicamente in grave difficoltà. In particolare ha parlato del Pd e del rilancio che Elly Schlein sta provando ad attuare.

 

 

«Credo che il Partito democratico sia irriformabile. Non è un giudizio sulla Schlein», ha spiegato l’ex leader del Prc, «è un giudizio sul suo partito, ed è un esercizio di pessimismo critico: penso che il Partito democratico sia un partito irriformabile perché si è venuto costruendo come partito di governo, ha fatto della governabilità l’alfa e l’omega della vicenda politica, disperdendo così qualunque caratteristica di un partito riformatore e di sinistra». Insomma, armocromista o no, c’è poco da fare. Non resta che difendere il buon gusto di sinistra.