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Napolitano, gaffe ai funerali: musichetta allegra durante il discorso del figlio Giulio

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Si sono tenuti alla Camera i funerali laici di Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica morto venerdì scorso all'età di 98 anni. A prendere la parola, tra i presenti, è stato innanzitutto il figlio Giulio. Peccato, però, che nel bel mezzo del discorso per ricordare il padre, Giulio sia stato interrotto da un motivetto fastidioso. Di cosa si trattava? Della suoneria di un cellulare, presumibilmente proveniente dalla tasca di un parlamentare. 

La musichetta che ha spezzato il religioso silenzio della cerimonia era - come si legge su Repubblica - un motivo allegro e dunque inopportuno per il momento, che ha subito imbarazzato i presenti. A un certo punto tutti i compagni di banco dell'ospite col cellulare acceso si sarebbero voltati nella sua direzione, attirati proprio dalla suoneria. Nonostante questo, però, Giulio Napolitano ha continuato col suo discorso senza scomporsi minimamente. L'interruzione, per fortuna, è durata solo pochi secondi. Il telefono è stato silenziato in brevissimo tempo e in aula è ritornato il silenzio. La cerimonia per dire addio all'ex capo dello Stato, quindi, è andata avanti senza altri fastidiosi imprevisti.

 

 

 

Durante il suo intervento, Giulio Napolitano ha innanzitutto ringraziato papa Francesco. Poi, parlando di suo padre, ha affermato: “Non ricordo un giorno senza lavoro per lui. Ha sempre considerato la politica come scelta etica e motivazione morale”. Ha ricordato che “ha combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate”, ma anche che “non sopportava demagogia e urla”. Infine ha aggiunto: "Viviamo questo momento in spirito di unità e condivisione".

 

 

 

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