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De Luca, "evidente problema di salute mentale": fa a pezzi Pd e Schlein

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"Un evidente problema di salute mentale". Vincenzo De Luca, governatore della Campania e Ras del Pd nel Mezzogiorno, ci va giù pesantissimo. Ospite della festa del Foglio, l'ex "sceriffo di Salerno" si conferma una mina vagante all'interno del Partito democratico, un organismo politico in cui è sempre stato descritto come un ospite scomodo (e talvolta indesiderato), quasi un infiltrato.

Una lontananza ideologica acuita dal cambio di regime di inizio anno, con Elly Schlein che ha vinto le primarie di fatto rovesciando i favori e senza il sostegno di una buona parte della base del partito. De Luca faceva parte di quella parte dell'apparato che ha tirato la volata allo sfidante Stefano Bonaccini e la frattura, da quel momento, anziché ridursi nel nome della tanto decantata "unità" pare essersi allargata. Quanto in maniera letale, non è ancora chiaro. Ma le parole del leader campano, famoso anche per le sue uscite irriverenti, sopra le righe, spesso politicamente scorrette (soprattutto se riferite alla "alta sensibilità", per così dire, del mondo progressista) non sembrano promettere nulla di buono per il futuro prossimo.

 

 

 

"Il titolo del mio libro Nonostante il Pd’? Perché parte dalla mia esperienza - ammette De Luca dal palco della kermesse organizzata dal quotidiano fondato da Giuliano Ferrara e oggi diretto da Claudio Cerasa -: io milito in un partito che mi ha rotto sempre le scatole. Mi ritrovo in una situazione paradossale di aver avuto apprezzamento da avversari e invece di aver trovato nel Pd una particolare concentrazione di cafoni, maleducati e presuntuosi". Una sparata su cui si staglia l'ombra della guerra per il terzo mandato alla guida della Regione Campania, possibilità che la segretaria Schlein continua a negare. 

 

 

 

E proprio alla Schlein De Luca dedica la riflessione più spietata: "Siamo l’unico partito al mondo che si fa eleggere il segretario da chi non è iscritto al Pd e non lo vota nemmeno", accusa il governatore a proposito delle primarie, parlando ironicamente di "evidente problema di salute mentale" tra i democratici. La Schlein, quasi sicuramente, non replicherà come da schema: da quando è segretaria, al di là delle accuse ai "cacicchi" non appena insediata, pare aver sempre scientificamente evitato di intervenire nei rapporti di forza nel cuore del partito, avvertendo forse il suo essere una "estranea" al Nazareno, come e più di De Luca.

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