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Meloni, l'allarme degli 007: "Infiltrazioni terroristiche", cosa succede alla frontiera

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Dietro la stretta di Palazzo Chigi sui controlli al confine con la Slovenia c’è l’allerta degli 007. Lo riporta il Corriere della Sera, secondo cui il Comitato di analisi strategia antiterrorismo ha avvertito il governo di Giorgia Meloni che esiste il serio rischio di infiltrazioni terroristiche nei flussi migratori irregolari. Attenzione puntata non soltanto sulla frontiera marittima di Lampedusa, ma anche e soprattutto su quella terrestre con la Slovenia: di conseguenza è stato concordato di rafforzare ulteriormente le misure di prevenzione e controllo, in modo da abbassare al minimo il rischio di infiltrazioni. 

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Dalla Slovenia nel 2023 sono finora entrate irregolarmente in Italia circa 16mila persone: tra le migliaia di migranti che scappano da guerra e miseria potrebbero però nascondersi i combattenti stranieri delle reti jihadiste che da anni sono attivi nei Paesi dell’ex Jugoslavia. Da quando Hamas ha attaccato duramente Israele, dando vita a un altro sanguinoso conflitto, l’allerta è massima: l’Italia farà tutto ciò che è in suo potere per evitare episodi simili a quelli che si sono verificati in Francia e in Belgio. Per questo motivo la premier Meloni ha riunito a Palazzo Chigi i vertici dell’intelligence e i ministri di competenza, decidendo di ricorrere alla procedura di emergenza: di conseguenza è stato sospeso il trattato di Schengen al confine con la Slovenia. 

 

 

A partire da sabato 21 ottobre si svolgeranno i controlli di polizia al confine, con Lubiana che farà lo stesso alle frontiere con Croazia e Ungheria. “La sospensione - ha spiegato Meloni a margine del vertice a Palazzo Chigi - si è resa necessaria per l’aggravarsi della situazione in Medio Oriente, l’aumento dei flussi migratori lungo la rotta balcanica e soprattutto per questioni di sicurezza nazionale e me ne assumo la piena responsabilità”. Insomma, si tratta di una misura straordinaria per far fronte all’emergenza, con la speranza che presto cessi l’allarme. 

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