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Capezzone e Che tempo che fa: "Fazio e Zaki, cosa non abbiamo sentito in onda"

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"Torna Tele-Gaza con Zaki che svicola e non si scusa". Daniele Capezzone, nella sua Occhio al caffè - Rassegna politicamente scorrettissima di oggi, prende di mira Fabio Fazio e Patrick Zaki, protagonisti di una intervista a Che tempo che fa palesemente schierata a fianco della Palestina e contro Israele.

Il quadro generale, peraltro, degli uomori italiani è chiaro: "Assistiamo quasi con nonchalance alle manifestazioni di antisemitismo, all'inizio c'era il tentativo di definire quelle manifestazioni solo a favore della Palestina, mai contro Israele o pro Hamas. Ora, tra slogan e manifesti, è tutto evidente", sottolinea il direttore editoriale di Libero.

Una settimana fa Zaki era "saltato" a CTCF proprio a causa delle polemiche suscitate dai post anti-israeliani dello studente egiziano dell'Università di Bologna. Finalmente, Patrick è potuto andare in studio dall'amico Fazio. Com'è finita? Come da prassi: "Si è scusato per aver detto Netanyahu serial killer? No. Si è scusato per le altre dichiarazioni contro Israele? No. Si è tenuto, diciamo così, sul vago".

Oltre alla guerra in Medio Oriente, in agenda c'è anche la rottura tra Giorgia Meloni e il compagno Andrea Giambruno, annunciato dalla stessa premier dopo i fuorionda di Striscia la notizia. Domenica la leader di Fratelli d'Italia ha saltato la kermesse romana del partito per il primo anno di governo, privilegiando la figlia Ginevra.

"Contro Meloni la solita lagna - denuncia Capezzone -: 'Si blinda', 'Si chiude nel bunker'". E alla fine vale quanto detto da Arianna Meloni, sorella della premier: più i giornali scrivono così, e più gli italiani la votano.

 

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