Giuseppe Conte e Movimento 5 Stelle con due piedi in una scarpa? Così come sulla guerra in Ucraina, anche nel conflitto israelo-palestinese i grillini si mostrano ambigui e parlano di "pace" e "cessate il fuoco". Motivo per cui i pentastellati scenderanno in piazza. "Una notizia che per noi è importante e voglio consegnare a tutti voi" - esordisce il leader - è che "il M5s aderirà alle manifestazioni del 27 ottobre che si svolgeranno in tutte le città italiane per porre fine alle violenze nel conflitto israelo-palestinese, indette dalla rete Pace e disarmo". Da Foggia, dove sta partecipando alla conferenza stampa di presentazione della sindaca eletta del campo largo progressista Maria Aida Episcopo, l'ex premier fa sapere che "accantoneremo il simbolo del M5s e useremo i colori della pace".
"Aggiungo - conclude - che a livello personale aderirò, anche venerdì 27 ottobre, alla giornata che il Papa ha indetto di preghiera e digiuno". Eppure il rischio che la manifestazione per la Pace (così come avvenuto a Bologna) si trasformi in un evento antisemita è altissimo. E pensare che solo qualche giorno fa, dal palco della festa del Foglio, Conte si pronunciava così: "Se mi devo ritrovare a manifestazioni in cui ambiguamente ci sono fiancheggiatori di Hamas, io non potrò mai partecipare".
E ancora: "Abbiamo condannato Hamas - ribadiva - senza se e senza ma ed è un danno per le popolazioni palestinesi con tutto il M5s, non a titolo personale, abbiamo dichiarato che eravamo davanti a un attacco terroristico atroce. Non abbiamo mai messo in discussione il diritto di Israele a esistere, e alla sua sicurezza e alla sua difesa. Mi dispiace che ci sia il deliberato tentativo di rappresentare la nostra posizione come ambigua. Noi di ambiguità non ne abbiamo". Eppure non è passata inosservata l'assenza di Conte e grillini alla fiaccolata sempre organizzata dal quotidiano di Claudio Cerasa. Quella volta però a favore di Israele.