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Maurizio Landini, infuriato per una domanda: "Ma che due scatole...!"

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Maurizio Landini non usa giri di parole e sbrocca davanti ai giornalisti. Il leader della Cgil perde le staffe per una domanda semplice: "Ha intenzione di candidarsi o di fare il leader del centrosinistra?". Una domanda che nasce dalle ultime indiscrezioni che vorrebbero il leader del sindacato rosso come prossimo leader dei progressisti. A quanto pare dalle parti del centrosinistra si fa sempre di più strada questa ipotesi, del resto l'impegno politico di Landini è molto più forte, sul fronte dell'opposizione, di quello di Schlein e Conte. E sarebbe proprio il leader grillino a quanto pare uno dei registi dell'operazione di travaso di Landini dal mondo sindacale a quello della politica. L'ex numero uno della Fiom che ora siede sulla poltrona più prestigiosa della Cgil gioca a nascondino, dice e non dice.

Ammette il suo impegno politico col sindacato ma al momento non esce allo scoperto. Ma basta una sola domanda per mandarlo in tilt: "Ma che due scatole... Mi veniva più colorita la cosa. Io faccio il sindacalista. Da dieci anni qualsiasi cosa dico e faccio qualcuno la legge pensando che io debba andare in politica, non so più come spiegarlo: io la politica la faccio facendo il sindacato perché il sindacato svolge una funzione politica, perché difende gli interessi delle persone che tengono in piedi il Paese. Non ho altre ambizioni". Insomma per il momento annuncia di non volersi candidare alle Europee, ma di fattio l'appuntamento elettorale è ancora lontano nel tempo e da qui a giugno 2024 molte cose potrebbero cambiare. Anche per lui...
 

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