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Di Maio corteggiato dal M5s? "Lo ha chiamato un fedelissimo di Conte"

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Luigi Di Maio corteggiato dal Movimento 5 Stelle. Dopo esserne stato leader (portò i grillini quasi al 33 per cento nel 2018) e averlo lasciato in nome del draghismo, il fu ministro potrebbe tornare protagonista. Un altissimo dirigente pentastellato l'avrebbe infatti chiamato. Dall’altro lato della cornetta - tiene a precisare Repubblica che ne dà notizia - non c’era Giuseppe Conte, ma uno dei suoi fedelissimi tutt’ora operativo in Parlamento. Il motivo? Chiedere al vecchio capo politico cosa ne pensasse della vicenda Mes.

In quei momenti il governo di Giorgia Meloni ha ottenuto in Aula il "no" alla ratifica del trattato. Il premier ha anche accusato Conte di aver autorizzato la firma dell’accordo sul meccanismo europeo di stabilità "alla chetichella", "col favore delle tenebre" e a governo praticamente già sciolto, a fine gennaio 2021. Accuse subito respinte dal diretto interessato. Finita qui? Niente affatto.

 

 

Meloni ha mostrato un fax del 20 gennaio 2021 che avrebbe attestato, a suo parere, che Conte e l'allora ministro degli Ester avrebbero dato l'assenso al Mes "con il favore delle tenebre". Fax seguito successivamente da un contro-fax diffuso proprio da Di Maio che ha chiarito come il rappresentante italiano in Ue avesse ricevuto il mandato sul Mes il 10 dicembre, dopo il voto del Parlamento italiano sulla questione. Ecco allora che il Movimento ha voluto sondare cosa ne pensasse il vecchio capo politico. Il tentativo? Fare gioco di squadra. Non a caso l'ex premier ha chiamato in causa il gran giurì d’onore alla Camera. Nel caso in cui l’iter partisse, potrebbero essere sentiti anche alcuni testimoni. E perché no, anche Di Maio.

 

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