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Giuseppe Conte, Mario Sechi: l'inganno artificiale del leader M5s

Mario Sechi
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Scorrono i titoli di coda del 2023, sta arrivando un anno nuovo che ha in calendario due appuntamenti di enorme importanza: le elezioni europee e il voto per la Casa Bianca. Bastano questi due eventi a fare del 2024 un anno di svolta. Negli Stati Uniti il clima politico è rovente, in Europa si sta scaldando, a Bruxelles e nelle capitali del Vecchio Continente si fanno i conti (sempre senza l’oste, il popolo) sulla prossima maggioranza; a Washington s’aggira il fantasma di una «landslide victory» di Trump, un trionfo a valanga di Donald.

In Italia la partita europea ha tre livelli di gioco: tutti contro tutti, che è la logica conseguenza del voto proporzionale, i partiti si scontrano per il consenso e anche le alleanze sono sottoposte a tensione; tutti contro Giorgia perché è lei il centro della politica italiana, il presidente del Consiglio che potrebbe stabilire un altro record, quello del governo più lungo della storia repubblicana; Meloni contro tutti perché il premier ha un solo risultato utile, vincere e a quel punto accelerare le riforme economiche e istituzionali. La battaglia è aperta, il voto del Parlamento sul Mes è solo un assaggio di quel che accadrà.

I personaggi in scena sono noti, consiglio di seguire il copione di Giuseppe Conte, lo Zelig della politica italiana: durante il dibattito parlamentare sul Mes, mentre la giugulare gli esplodeva e la grammatica implodeva, ha annunciato il no al Mes a cui aveva dato via libera quando era al governo. Non essendo niente, Conte non crede in niente, dunque la coppa dell’incoerenza la vince facile. Ma da ieri è in testa anche alla classifica della slealtà, visto che ha pubblicato online un video con una falsa intervista a Porta a Porta di Giorgia Meloni che non risponde alle domande di Conte, il quale fa l’inedita figura dell’intelligente.

 

Precisare nel testo che accompagna il video che si tratta di un fake non serve a niente, è solo una foglia di fico, perché si clicca l’immagine (e non si legge quasi mai il testo) e parte la Meloni taroccata da Conte. C’è chi ci crede e commenta e a giugno andrà a votare pensando a quelle immagini. Diranno che è satira, che sono tutti avvisati, ma in realtà il capo dei Cinque Stelle ha aperto il cancello per far entrare le tigri al Colosseo. Se non ci sono regole, allora vale tutto. L’ultimo numero dell’Economist sottolinea che negli Stati Uniti il voto del 2024 avrà - nel bene e nel male - un nuovo protagonista, l’Intelligenza Artificiale. In Italia ci siamo portati avanti, Conte ha aperto una fabbrica per aumentare l’ignoranza naturale. Vivremo un anno interessante. Forse troppo. Buon Natale.

 

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