Il saluto di fine annno

Mattarella, "guerra e pace": le anticipazioni dal Quirinale

"Pace giusta", Costituzione, diritti e sviluppo: questi i temi che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella toccherà nel suo consueto discorso di fine anno. Marzio Breda sul Corriere della Sera scrive che in genere nei messaggi di fine anno si evita di caricare il futuro di dubbi e incertezze, anche per non gettare tutti nello sconforto, ma questa volta il capo della Stato non potrà trascurare un tema molto importante seppur angoscioso, quello della guerra. Mattarella, in realtà, ne ha già parlato molto nel corso di tutto il 2023. Per questo, è assolutamente plausibile che lo farà anche domani sera, domenica 31 dicembre. 

Nel discorso del presidente della Repubblica ci sarà spazio non solo per la guerra tra Russia e Ucraina ma anche per il conflitto in Medioriente tra Israele e Hamas. Secondo Mattarella - scrive Breda - "allo spirito di guerra va contrapposto lo spirito della pace". Quella a cui fa riferimento è ovviamente una "pace giusta", che tenga conto delle differenze tra aggressori e aggrediti. Probabile, inoltre, che il capo dello Stato farà riferimento al ruolo dell’Italia sulla scena internazionale, visto che il nostro Paese sarà alla guida del G7 l'anno prossimo.

 

 

 

Infine un accenno verrà fatto anche alle elezioni europee del prossimo giugno. Mattarella potrebbe invitare le parti politiche a dimostrare "lucidità di giudizio e consapevole lungimiranza". Senza dimenticare un memorandum sulla Costituzione, che quest’anno ha compiuto 75 anni. 

 

 

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